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Turchia in auto: un itinerario tra siti archeologici e bellezze naturali

Cercate un paese che possa davvero sorprendervi? Che possa offrirvi infiniti angoli da scoprire? Che vi porti a scoprire luoghi storici, ma anche bellezze naturali sorprendenti? Ebbene questo paese esiste, e non è poi così lontano dall’Italia: è la Turchia.

Solitamente il primo approccio con questo paese lo si ha andando a riposare sulle sue belle spiagge o visitando la bellissima cittadina di Istanbul. In questa occasione voglio però portarvi sulle sue strade, facendovi seguire un itinerario che vi porta nella Turchia più autentica, tra siti archeologici di grande importanza, molto ben conservati, e luoghi dove la natura è protagonista.

Forse l’idea di un viaggio indipendente, in auto, in Turchia può farvi venire delle perplessità riguardo ai possibili problemi di sicurezza. Vi assicuro però che con semplici norme di buon senso si può viaggiare in tutta tranquillità e scoprire quanto i turchi siano gente molto cordiale e ospitale.

Certo vi sconsiglio di percorrere le zone più vicine al confine con Siria e Iraq, dove la guerriglia con i militanti del PKK, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, è sempre piuttosto attiva. Comunque sia, prima di partire va sempre consultato il sito web del nostro ministero degli esteri che fornisce informazioni precise e aggiornate: Viaggiaresicuri.

Un itinerario molto articolato

Il nostro itinerario inizia a Gallipoli, non la Gallipoli pugliese, ovviamente. Sarebbe un viaggio decisamente lungo. Ma la Gallipoli della Turchia, famosa per la sanguinosa battaglia che si svolse qui nel corso della Prima guerra mondiale.

Si può arrivare a Gallipoli da Istanbul (circa 250 km), sempre in auto, oppure prendere un volo fino a Smirne. Su questa località esistono anche alcuni voli di diretti dall’Italia (Sun Express vola da Milano e Venezia), altrimenti si arriva con scalo a Istanbul. Gallipoli dista da Smirne circa 370 km.

Se volete avere sottomano una semplice e rapida guida che vi permette di affrontare il noleggio di un’auto senza il timore di fare errori, leggete il breve articolo “Le 12 regole per noleggiare un’auto senza sorprese“.

Da questa città, posta in posizione strategica proprio sullo stretto dei Dardanelli, proseguiremo poi verso sud, seguendo a tratti la costa e facendo poi delle puntate verso l’interno.

I principali luoghi che visiteremo sono il sito della città di Troia, l’antica Pergamo ed Efeso. Concluderemo poi con due località più «frivole», ma certamente bellissime da visitare: Pamukkale con le sue cascate di calcare bianco, e Ölüdeniz, la spettacolare laguna dalle acque blu.

Iniziamo quindi con una visita a Gallipoli, posta sulla sponda europea dello stretto dei Dardanelli. Il suo nome, così come quello della omonima località pugliese, deriva dal greco antico Kallípolis, che significa «bella città».

Nei pressi di Gallipoli sorgeva un’importante città fondata nel 309 a.C. da Lisimaco, uno dei generali macedoni che alla morte di Alessandro Magno (323 a.C.) si contesero il controllo del suo impero. L’occupazione ottomana dei Balcani iniziò invece più tardi, nel 1354.

Come dicevo, la penisola di Gallipoli è tristemente conosciuta per aver vissuto una delle pagine più cruente della Prima guerra mondiale: la campagna dei Dardanelli. Questa operazione durò ben nove mesi e mirava ad attaccare l’impero ottomano, alleato della Germania. Si risolse invece in una pesante sconfitta delle truppe dell’Intesa, con pesantissime perdite. La storia parla di circa 200.000 morti tra le file dell’esercito inglese, ma va ricordato che ai combattimenti parteciparono anche truppe di altri paesi: australiane, neozelandesi, indiane e francesi.

Ai giorni nostri esistono molti mausolei commemorativi, distribuiti prevalentemente nella porzione meridionale della penisola di Gallipoli. Uno di questi si trova nei pressi della spiaggia di Anzac, dove nel 1915 sbarcarono gli alleati. Molti altri sono situati in altri punti della costa, tra cui il Twelve Tree Cemetery, il Pink Farm Cemetery e il Lancashire Landing Cemetery. Nel villaggio di Alçıtepe troverete invece il Museo della guerra Salım Mutlu, con numerosi reperti raccolti sui campi di battaglia.

Va ricordato che il successo dei turchi nella battaglia di Gallipoli si deve all’abilità strategica dell’ufficiale Mustafa Kemal, divenuto poi noto con il nome di Atatürk, considerato il fondatore della moderna Turchia.

Nei luoghi dell’Iliade: Troia

Dopo qualche momento di raccoglimento, che certo aiuta a meditare sulle sofferenze causate dalla guerra, è il momento di lasciare Gallipoli e iniziare il nostro viaggio.

La nostra prossima meta sono le rovine della città di Troia e per raggiungerle dobbiamo superare lo stretto dei Dardanelli. L’impresa è semplice, grazie al bel ponte che lo supera e ci trasporta in Asia in un batter d’occhio.

Superato il ponte seguite la bella strada a 4 corsie, la O-6, per circa 50 km, fino nei pressi di Gökçalı. Qui uscite dall’autostrada seguendo le chiare indicazioni per Troia. Appena 5 km e arriverete all’ingresso di questo piccolo ma suggestivo sito archeologico. L’antica città menzionata nell’Iliade di Omero è un molto visitata, con le sue rovine che risalgono al 3000 a.C.

Il teatro dell’antica città di Troia. Özgür Mülazımoğlu (CC BY-NC-SA 2.0).

Secondo il mito della fondazione di Troia, Elettra, figlia della ninfa marina Teti e del dio del mare Oceano, diede alla luce Dardano come moglie di Zeus. Il figlio di Dardano, Ilus, fondò la città di Troia.

Gli scavi, iniziati nel 1871, hanno rivelato che la città fu costruita e distrutta molte volte nel corso della sua storia. Oltre ai nove strati della città, sono stati portati alla luce quarantadue livelli di edifici. A seguito delle ricerche proseguite negli anni successivi furono svelati anche un piccolo teatro, terme e un sistema fognario molto sviluppato (questo il link con il sito web dedicato).

Il museo di Troia si trova nei pressi degli scavi, a circa 800 metri, in direzione dell’autostrada. Forse lo avrete notato arrivando, è un piccolo parallelepipedo che sembra arrugginito.

Turchia in auto: le città della costa

Per proseguire il nostro viaggio tornate sulla E87 e puntate verso sud in direzione Izmir. La strada attraversa un territorio prevalentemente pianeggiante, con poche colline sparse qua e là. Il territorio è ricco di coltivazioni e, nonostante il clima estivo sia piuttosto secco, è anche abbastanza verdeggiante, e si incontra anche qualche piccola area boschiva.

Dopo circa 60 km entrerete nel Troia Tunnel e dopo un paio di ampie curva vi troverete difronte al mare, mentre la strada, sempre a 4 corsie, attraversa il centro di Küçukkuyu. Qui potete trovare qualche piccola spiaggia e un porticciolo carino. Nei dintorni avrete una buona scelta di ristoranti per una pausa in riva al mare. Ovviamente non mancano degli ottimi doner kebab per uno spuntino più veloce.

Turchia in auto
La baia di Ayvalyk.

Da qui la strada segue un’ampia insenatura posta difronte l’isola di Lesbo e dopo circa 80 km il periplo termina nella località balneare di Ayvalık.

La città si affaccia su un’ampia baia protetta ed è dotata di alcune belle spiagge, poste sulla terraferma e sulle isole nei suoi dintorni, tra cui Lale e Cunda, raggiungibili in barca.

Anche il centro storico è piacevole da visitare, con molti edifici in stile ottomano. Non può ovviamente mancare anche un Bazar, dove fare un po’ di shopping.

Proprio sotto una piccola collina, visitate anche la bella chiesa di Taksiyarhis, edificata nel 1873, austera esternamente, ma molto ricca ed elaborata all’interno.

Turchia in auto: la Grecia è vicina

Uscendo da Ayvalık la strada corre molto vicino al mare e l’ampia veduta termina all’orizzonte con il profilo dell’isola greca di Lesbo, che dista circa una ventina di chilometri. Se volete fare una deviazione oltre confine (autonoleggio permettendo) esistono traghetti regolari che collegano Ayvalık alla città di Mitilene.

Spostandosi verso l’interno la strada, sempre a quattro corsie, passa nei pressi della città di Altinova, prosegue poi verso sud aggirando alcune colline e si immerge in un paesaggio assolutamente pianeggiante.

Proseguite sulla E87 fino ad una grande rotatoria e qui seguite le indicazioni per Bergama, una città che certo vi stupirà.

Nei pressi del centro seguite le indicazioni per Müze/Akropol e in breve arriverete in uno straordinario sito archeologico: quello dove un tempo sorgeva l’antica e splendente città di Pergamo.

Turchia in auto: Pergamo

Il sito archeologico di Pergamo è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 2014. L’antica città era divisa un tempo in due parti. La prima era l’acropoli, posta sul punto più alto di una collina, con numerosi edifici pubblici e religiosi. Tra questi vi era il tempio di Atena Polias, costruito nel III secolo a.C., che ospitava una statua della dea Atena e il santuario di Asclepio. Quest’ultimo era un importante centro medico, dove venivano curate le malattie grazie alle proprietà delle acque termali della zona.

Più in basso si trovava invece la città commerciale, animata da numerose botteghe artigiane.

Questa antica città viene citata nei testi storici intorno al 400 a.C., ma doveva già essere abitata in precedenza. Raggiunse il suo massimo fulgore in età ellenistica, quando divenne capitale dell’omonimo regno, ed in particolare nel corso del regno degli Attalidi (283-133 a.C.). In seguito, divenne parte dell’Impero Romano.

Turchia in auto
Pergamo.

Chi di voi ha visitato Berlino certo non si sarà perso il Pergamonmuseum che contiene il fregio che circondava la base del tempio di Pergamo, lungo 170 metri. Questa migrazione di un’opera d’arte così importante è stata resa possibile da un accordo tra archeologi tedeschi e il governo turco. Questo prevedeva che i tedeschi, che verso la fine dell’800 iniziarono a scavare nella zona, avrebbero potuto portare in Germania la metà delle opere scoperte.

Per maggiori informazioni sul sito visitate il sito web dedicato.

Turchia in auto: i tumuli funerari

Percorrendo le strade di Bergama vi potrà capitare di osservare enormi cumuli di terra di chiara origine artificiale. Sono dei tumuli funerari, costruiti sopra una o più sepolture con più strati di ghiaia e sabbia. La scoperta delle tombe interne è di grande interesse archeologico.

L’Yığma Tepe è il più grande tumulo dell’antica Pergamo. Con la sua altezza di 32 metri e il diametro di 158 metri costituiva una componente importante del paesaggio urbano dell’antica città.

Nonostante la sua importanza, si hanno poche informazioni su questo tumulo. La sua costruzione è vagamente databile al periodo ellenistico, mentre non si conoscono la struttura interna, la storia dell’edificio, l’esistenza e l’ubicazione di possibili sepolture.

Non lontano dall’Yığma Tepe si trova un altro grosso tumulo: quello di Maltepe. Alto circa 30 metri fu scavato da archeologi tedeschi nel 1905. È mantenuto in posizione da un muro periferico in muratura.

Un lungo corridoio con il tetto a volta conduceva nella camera sepolcrale. Questa è suddivisa in tre lotti ai quali si accede da una navata trasversale aperta. L’uso di macerie poste come riempimento dietro le pareti è una tecnica costruttiva romana. Quindi si pensa che il tumulo abbia un’origine tardo ellenistica, ma altri indizi ne fanno sospettare una costruzione agli inizi del II secolo d.C.

Puntiamo verso il mare: Smirne

Lasciata la città di Bergama si deve ritornare sulla E 87 e seguire le indicazioni fino alla grande città portuale di Smirne, che dista circa 110 km. Prima di puntare verso l’interno la strada affianca il mare per un lungo tratto, avvicinandosi ad alcuni paesini costieri, ottimi per una pausa balneare, come la graziosa Yenişakran.

Anche la caotica città di Smirne ha un’anima storica interessante, tutta da scoprire. È la terza città della Turchi per abitanti, dopo Istanbul e Ankara, ed è un importante polo industriale e logistico, grazie anche al suo grande porto affacciato sull’Egeo.

La città fu fondata intorno al 3000 a.C. e già durante l’Impero Romano divenne uno dei principali centri della regione. Tra i monumenti e i luoghi d’interesse da visitare vi segnalo l’agorà di Smirne, un antico mercato romano costruito nel II secolo d.C. Al suo interno si trova anche un tempio dedicato a Zeus.

Altre parti interessanti della città sono Piazza Konak con la Torre dell’Orologio e il Museo archeologico, ospitato in uno splendido edificio di epoca ottomana e che contiene manufatti che vanno dal Neolitico al periodo ottomano.

Per una passeggiata rilassante visitate il Molo di Konak, che vi offrirà splendide viste costiere della città e interessanti ristoranti con specialità locali. Per vedute dall’alto della città prendete invece l’ascensore situato nel quartiere Karataş, non lontano da piazza Konak, che vi porterà sulla parte alta di Smirne. Costituito nel 1907, durante il periodo ottomano, ed è uno degli ascensori pubblici più antichi del mondo.

Per comprare qualche oggetto di artigianato locale visitate invece il Bazar Kemeraltı.

Turchia in auto: Efeso

Per proseguire il viaggio va imboccata ancora una volta la E87 in direzione sud seguendo le indicazioni per Efes (Ephesus). Dopo circa 65 km arriverete allo svincolo che porta verso questa meta archeologica imperdibile.

Percorsi altri 18 km circa ed aver attraversato la piccola cittadina di Selçuk, arriverete all’ingresso del sito.

Famosa per l’immagine del suo imponente anfiteatro, Efeso fu fondata intorno al 3000 a.C. e divenne presto un centro commerciale e culturale dell’antichità. Con l’arrivo dei romani la sua importanza si consolidò.  

Turchia in auto
Efeso: la biblioteca di Celso.

Oltre al maestoso teatro si possono osservare un tempio dedicato ad Adriano, la Biblioteca di Celso e, come consuetudine nelle antiche città romane, alcuni bagni termali.

Tra i vari monumenti, spicca per importanza anche il tempio di Artemide, un edificio un tempo maestoso, ma di cui purtroppo ai giorni nostri rimane solo una singola colonna.

Maggiori informazioni su Efeso possono essere trovate sul sito web dell’UNESCO, che nel 2015 ha accolto questo luogo tra i patrimoni dell’umanità.

Due deviazioni per un meritato riposo

Dopo aver visitato spettacolari siti archeologici vi siete meritati un po’ di riposo. A poca distanza da Efeso potete passare qualche giorno sulla vicina costa, e in particolare nella splendida baia e laguna di Ölüdeniz (in italiano mar morto). Si raggiunge in circa 5 ore (circa 300 km) seguendo la strada costiera (D525/D330/D550/D400), molto bella da percorrere.

Ölüdeniz deve la sua fama principalmente alla spettacolare laguna dalle acque blu, collegata al mare solo da uno stretto passaggio. Se arrivate da queste parti in alta stagione aspettatevi orde di turisti, ma se vi allontanate dalle spiagge principali forse troverete un po’ di tranquillità.

La spiaggia più estesa (più di un chilometro) è gratuita, mentre quella che si affaccia da un lato sulla laguna e dall’altro verso il mare è a pagamento, perché inserita in un parco naturale.

Turchia in auto
Pamukkale.

Ancor più vicina rispetto ad Efeso si trova Pamukkale (circa 200 km, 3 ore di viaggio), famosa per le sue fonti termali che sgorgano in vasche bianchissime. Anche questa è una località terribilmente turistica, ma che merita una visita.

La laguna di Ölüdeniz.

La strada da seguire è quella che imbocca una larga vallata che da Efeso punta dritta verso est, toccando le città di Aydin e Nazilli.

L’origine di Pamukkale si deve a fenomeni vulcanici che hanno fatto emergere in quest’area numerose sorgenti termali. Nell’acqua che sgorga dal terreno la concentrazione di calcio è particolarmente elevata, così come quella di anidride carbonica. I due composti danno luogo così a spessi strati di calcare e travertino che si accumulano attorno alle sorgenti, formando una bianca colata che ricopre la superficie del terreno. Le pozze che si sono formate con il tempo fanno così risaltare ancor più il colore azzurro dell’acqua termale.

Se decidete di visitare per prima Pamukkale, troverete comunque la solita E87 a 4 corsie, e poi la D330, che in circa 200 km vi porteranno rapidamente a Ölüdeniz.

Se preferite altri itinerari, più nordici, leggete anche il precedente articolo sulla Normandia. Se invece volete ispirazioni per i vostri prossimi viaggi oltreoceano, potete dare uno sguardo ai libri che ho pubblicato e propongono dettagliati itinerari, da percorrere in auto, sulle strade dell’America Latina e dell’Alaska.

Franco Folino

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