
Torniamo a viaggiare sulle strade della California per affrontare un altro percorso spettacolare che questa volta attraversa uno dei tratti di costa più suggestivi dello stato. Ebbene sì, dalle montagne che hanno fatto da cornice al precedente itinerario che vi ho proposto, ambientato nel sud della California, ci trasferiamo ora a nord di San Francisco, per seguire la strada costiera, la 1.
Il nostro nuovo itinerario inizia a Fort Bragg e si conclude a Bodega Bay. Un percorso di circa 107 miglia (66 km) che corre per quasi tutta la sua lunghezza vicinissimo alle alte scogliere della costa.
L’unico elemento che potrebbe disturbare il vostro viaggio è la nebbia, un elemento che purtroppo non è poi così raro e può coprire con una densa coltre tutto il tratto costiero. Oltre ai pericoli connessi alla circolazione, questo fenomeno, per quanto suggestivo, vi impedirà di godere gli splendidi panorami che si possono ammirare lungo questa strada, sia verso il mare sia verso l’interno.
Autonoleggio e Hotel
Se volete avere sottomano una semplice e rapida guida che vi permette di affrontare il noleggio di un’auto senza il timore di fare errori ed evitando sgraditi imprevisti, leggete il nostro breve articolo “Le 12 regole per noleggiare un’auto senza sorprese“.
Per la scelta degli alberghi dove soggiornare, che fuori dai grandi centri abitati non sono molti, potete fare qualche ricerca nel sito web di Holidu, un motore che vi propone Hotel, ma anche case vacanza.
Fort Bragg: che il viaggio abbia inizio
Il nostro viaggio inizia a Fort Bragg, un piccolo villaggio fondato prima della guerra di secessione americana e che, come il nome può far intuire, era un avamposto adibito ad ospitare una guarnigione di militari. Oggi la città ha una vocazione decisamente turistica e ospita i visitatori che percorrono questo suggestivo tratto di costa californiana.
Prima di salire in macchina potete familiarizzare con il litorale percorrendo qualche tratto del Coastal Trail, un sentiero ben tracciato che vi porterà a camminare fin sul bordo delle scogliere, affacciandovi sulle impetuose acque dell’Oceano Pacifico. Questo percorso di trekking, parte del più esteso California Coastal Trail, attraversa il Noyo Headlands Park ed è stato aperto al pubblico nel 2015. È accessibile dall’alba al tramonto e può essere imboccato in tre punti, serviti da appositi parcheggi: ingresso nord (estremità ovest di Elm Street adiacente a Glass Beach), ingresso di mezzo (estremità ovest di Alder Street a Chief Celeri Drive) e ingresso sud (Cypress Street ovest). Da qualsiasi punto decidiate di iniziare il percorso, avrete accesso a splendidi tratti di costa dove poter passeggiare e magare fermarvi per un pic-nic.
Viaggiare in California: vaste spiagge e alte scogliere
Saliamo in macchina e iniziamo il nostro itinerario, imboccando la 1 in direzione sud. Uscendo dall’abitato di Fort Bragg supererete il ponte sul Noyo River, un corso d’acqua che ospita tra le sue anse un piccolo marina. Lungo la riva del porto, poco prima che il fiume sbocchi nell’Oceano, vi segnalo il Princess Seafood Restaurant, dove potrete mangiare le specialità marinare locali, godendovi il sole sulla bella terrazza affacciata sul fiume.
A circa 4 miglia dal ponte sul Noyo River potete fare una breve sosta per andare in una bella spiaggetta facilmente raggiungibile dalla strada: la Jug Handle Beach. Troverete un ampio parcheggio proprio nei pressi dell’accesso al mare.
Qui, come lungo l’intera costa, noterete come le maree possano far cambiare drasticamente il paesaggio. La scarsa profondità dell’acqua nel primo tratto della riva crea ampie oscillazioni del livello dell’oceano. Così potrete vedere vastissime spiagge che si addentrano per centinaia di metri verso l’acqua o alte onde che si infrangono fin sulle scogliere, lasciando scoperti solo pochi tratti dell’arenile.
I fari della California
Proseguendo verso sud, dopo poco più di un miglio imboccate Point Cabrillo Drive per andare a visitare uno dei caratteristici fari che presidiano la costa nord della California. Non fermatevi alla spiaggia di Caspar, ma proseguite lungo la strada, fino al parcheggio del faro. Da qui dovrete proseguire a piedi per circa 1 km fino a raggiungere la Point Cabrillo Light Station.

Questo faro fu costruito agli inizi del ‘900, quando lungo questa cosata passavano le rotte delle navi che trasportavano il legname ed era quindi un presidio di sicurezza di fondamentale importanza.
Originariamente la luce era creata da una lampada a cherosene e l’obiettivo ruotava per mezzo di un meccanismo a orologeria azionato da un contrappeso di circa 35 kg, ancorato ad una catena che passava attraverso il pavimento di ogni piano della torre. Per far funzionare il meccanismo, il guardiano doveva far girare la catena su un tamburo ogni due ore. Oggi la luce posta in cima alla torre produce un lampo a intervalli di dieci secondi e ha una portata di 13-15 miglia.
Oltra alla parte luminosa, il faro ospita due motori a gas/cherosene da 18 cavalli che alimentavano una sirena da nebbia ad aria compressa. Attorno al faro si snodano alcuni percorsi panoramici per passeggiate sulla sommità delle scogliere.
Viaggiare in California: ambientazioni da romanzo giallo
Proseguite verso sud sulla Point Cabrillo Drive fino a riavvicinarvi alla 1. Non riprendete però la strada principale ma voltate a destra sulla Russian Gulch State Pk, per andare a osservare un curioso fenomeno naturale che ricorda i cenote tipici del Messico. La breve strada vi porterà ad un piccolo parcheggio e da qui, proseguendo a piedi per circa 150 metri, arriverete ad un’apertura rotonda nel terreno che contiene acqua. Si tratta evidentemente del risultato dell’erosione esercitata delle maree sulle scogliere, che scavando la roccia ha creato un passaggio sommerso verso l’interno della costa.
Tornate sulla 1 e viaggiando verso sud ammirerete il fantastico contrasto che si crea quando la strada passa in poche decine di metri da un paesaggio tipicamente montano, circondata da alti abeti, ad una ambientazione tipicamente marina, con ampie vedute sull’oceano.

Dopo poche miglia entrerete nel villaggio vittoriano di Mendocino, reso famoso dalla serie televisiva «La signora in giallo». Infatti, è in questo piccolo abitato che sono state girate le sue scene, anche se nella storia viene indicato come Cabot Cove, nel Maine.
Fate due passi tra le case e sul lungomare, seguendo i percorsi segnalati lungo le frastagliate scogliere, godendovi suggestive vedute sull’oceano. Per un caffè o un pasto veloce potete visitare il Fog eater cafe, un ambiente informale situato all’interno di un caratteristico piccolo chalet in legno: un nome che ricorda le caratteristiche climatiche di questo luogo.
Viaggiare in California: l’avvistamento delle balene
Continuando sulla 1 verso sud, appena superato il ponte sul Big River, entrerete nel Van Damme State Park. A circa 2,5 miglia dal ponte prendete sulla sinistra la Airport Road e proseguite per circa 3 miglia fino a imboccare un altro bivio sulla sinistra. Passerete così in pochi chilometri dal mare ai monti, per fare una passeggiata tra i boschi seguendo il Pygmy Forest Discovery Trail, un breve percorso ad anello (circa 300 m) che si snoda tra pini e cipressi, anche su passerelle sopraelevate, con cartelli informativi sul territorio. Noterete come qui gli alberi, nonostante siano molto vecchi, non superino i tre metri di altezza. Questo fenomeno sembra sia dovuto ad un terreno povero, poco fertile, e dal clima umido, fattori che rendono difficile la loro crescita.

Per scendere nuovamente sulla 1 potete seguire la Albion Little River Road che passa difronte alla soglia di atterraggio del Little River Airport e in poco più di 3 miglia vi riporta sulla strada principale, nei pressi di Albion Cove.
Proseguite verso sud per altre 26 miglia circa e quindi girate a destra sulla Lighthouse Road, seguendo le indicazioni per Point Arena Lighthouse. Dopo circa due miglia e mezzo arriverete al faro di Point Arena, un punto di riferimento storico, costruito nel 1870 su uno stretto promontorio che si infila tra le acque dell’oceano. Oltre a visitare la costruzione potete fare belle passeggiate sulle scogliere da dove, con un po’ di fortuna potrete avvistare qualche balena di passaggio. Il periodo migliore per vedere le balene grigie coincide con la loro migrazione annuale, da fine novembre a maggio, mentre le megattere si possono osservare durante tutto l’anno. Occasionalmente, con molta fortuna, si possono anche avvistare orche e balenottere azzurre.
Poco più a nord, nei pressi di Alder Creek, termina la famigerata faglia di San Andreas, sfociando in mare, dopo aver tagliato la California per 1.287 km.
Strane «creature» dal colore verdognolo
Tornati sulla 1 proseguite verso sud per circa 5,5 miglia e potrete fare una breve passeggiata sulla Bowling Ball Beach, così chiamata per le pietre rotondeggianti che sono disseminate tra la sabbia e diventano visibili con la bassa marea.
Le spiagge di questa parte della California sono sostanzialmente identiche a quelle che si possono vedere lungo la costa dell’Oregon (leggi il nostro precedente articolo). La differenza principale è che lungo quest’ultima le scogliere sono ancora più elevate rispetto al livello del mare. Si passa così dalla montagna al mare molto rapidamente.
Nei periodi di bassa marea vi sorprenderanno alcune strane «creature» spiaggiate, dal colore verdognolo. Sono formate da una specie di stretto gambo, lungo qualche metro, e ad una delle estremità hanno delle vescicole rotondeggianti, circondate da foglie allungate, che formano una specie di chioma di capelli. All’altra estremità si vedono delle corte radici.
Fanno pensare a creature extraterrestri, ma in realtà sono semplicemente delle alghe, ben sviluppate, tipiche di questi mari: i fuchi. Normalmente sono adese al fondo dell’oceano con le radici, mentre il lungo gambo permette loro di avvicinarsi alla superficie dell’acqua e catturare più facilmente i raggi del sole. Le forti onde strappano però facilmente queste alghe dal fondale e si trovano quindi numerose spiaggiate sulla riva.
Oltre a queste alghe, lungo la spiaggia potrete trovare anche pezzi di legno di varie dimensioni, perfettamente levigate dall’azione del mare e dal rotolare sulla sabbia. Sono molto caratteristici e perfetti per qualche composizione artistica in stile marinaro.
Viaggiare in California: una terrazza affacciata sull’oceano
Dopo circa 3 miglia arriverete alla bella spiaggia di Anchor Bay. Qui alcuni geologi hanno trovato dei sassi erosi dalla frizione delle placche tettoniche che erano originariamente situate a Santa Barbara, quasi 600 km più a sud. Il loro spostamento è dovuto al movimento della parte oceanica della faglia di San Andreas verso nord. Ci sono voluti circa 20 milioni di anni per far arrivare i sassi fin qui, ma è certamente un altro esempio eclatante della forza dei fenomeni geologici che agiscono nel territorio della California.
Dopo altre 20 miglia, in prossimità di Fisk Mill Cove, lungo la strada troverete un piccolo parcheggio. Da qui, proseguendo a piedi, le indicazioni vi porteranno ad una terrazza in legno affacciata sull’oceano, da dove ammirare un panorama straordinario. Dal lato opposto della strada parte la Kruse Ranch Road che porta all’interno della splendida Kruse Rhododendron State Natural Reserve, fino all’apposito parcheggio. Ancora un altro brusco passaggio dal mare ai monti.
Tra i rododendri in fiore
In questo terreno si trovava il ranch della famiglia Kruse, fondato nel 1880. Oggi in questa riserva si possono vedere sequoie, abeti di Douglas e, ovviamente, una grande varietà di rododendri che in maggio esplodono in una coloratissima fioritura rosa brillante.
All’interno della riserva si trovano alcuni sentieri e un breve percorso ad anello che conduce attraverso distese di rododendri. La presenza massiccia di queste piante sembra legata a schemi di successione delle piante a seguito a un vasto incendio che ha colpito questo territorio in passato. Ai giorni nostri però la foresta sta riconquistando terreno, travolgendo così i rododendri. Poiché le piante del bosco competono per ottenere maggior luce solare, acqua e le sostanze nutritive, le specie più adatte all’ambiente creano condizioni sfavorevoli per altre piante.
Per mantenere la popolazione di rododendri, gli alberi sono stati diradati dagli esperti dalla Riserva, lasciando così loro maggior spazio vitale a queste piante e garantendo una splendida fioritura.
Praterie aperte e colline boscose
Tornati sulla 1 scendete ancora verso sud per poco più di un miglio fino ad arrivare nei pressi di Stumpo Beach. Troverete un parcheggio sulla destra da dove poter poi raggiungere la spiaggia. Da qui troverete anche alcuni sentieri costieri e altri percorsi di trekking che si addentrano nello Salt Point State Park.
Questo parco si estende dalla riva dell’oceano fino all’interno, permettendo di passare dai promontori rocciosi e dalle insenature della costa, attraverso praterie aperte e colline boscose, fino alle fitte foreste dell’interno. Il tutto in una successione ininterrotta di viste panoramiche.
Oltre alle escursioni su terra, nel territorio del parco si possono anche fare escursioni sull’oceano e immersioni subacquee nei dintorni delle formazioni rocciose presenti a largo della costa. Attenzione però, perché la temperatura dell’acqua è molto rigida.
Poco più a sud, a Gerstle Cove, potete vedere sulla roccia gli anelli dove venivano ancorate le navi che arrivavano fin qui per raccogliere sabbia e rocce, destinate alla pavimentazione delle strade e alla costruzione di edifici a San Francisco.
Gli insediamenti dei russi in California
Poco meno di 7 miglia più a sud arriverete al Fort Ross State Historic Park, un riferimento storico molto importante per questo territorio.
Dal 1812 al 1841 Fort Ross fu un fiorente insediamento di una compagnia commerciale russo-americana, istituita dal governo zarista, che controllava tutte le esplorazioni, i commerci e gli insediamenti russi nel Pacifico settentrionale. Fort Ross rappresentava l’insediamento più meridionale di questa colonizzazione e tra gli abitanti si trovavano non solo russi, ma anche nativi dell’Alaska e californiani.

In questo sito potrete vedere alcuni tipici edifici dell’epoca, tra cui la casa Rotchev, una delle poche costruzioni originali rimasti del periodo russo, tutti circondati da una palizzata. All’interno del recinto si trova anche una cappella ortodossa russa che è stata però ricostruita. In questa zona toveremo altri riferimenti della presenza russa in questa parte degli Stati Uniti.
Da Fort Ross proseguite sulla 1 per altre 7 miglia circa, fino ad arrivare al parcheggio da dove inizia il Vista Trail. Il breve sentiero ad anello, di circa 1,5 km, vi porterà sulle scogliere per altre sconfinate e spettacolari viste sulla costa.
Dopo altre 4 miglia circa arriverete al parcheggio del Jenner Lookout Point, un altro punto panoramico con vista sulla foce del Russian River. Nel mezzo del fiume, poco prima del suo sbocco nell’oceano, vedrete Penny Island, un piccolo isolotto che ospita però moltissime specie di uccelli, tra cui i falchi pescatori. Difronte a Penny Island, la spiaggia di Goat Rock ospita invece una colonia di foche.
Viaggiare in California: Bodega Bay
Da qui in avanti lungo la strada si alternano numerose terrazze rocciose affacciate verso l’oceano e spiagge molto frequentate, clima permettendo. Avrete così l’opportunità di ammirare altri splendidi panorami e di passeggiare lungo le spiagge, quando la marea arretra e le lascia scoperte.
Dopo 11 miglia circa il nostro itinerario si conclude a Bodega Bay, un villaggio posto su un’ampia insenatura della costa. Qui potete mangiare il tipico granchio gigante della California alla Spud Point Crab Company, sulla riva occidentale della baia, nei pressi dello Spud Point Marina.
Gli hotel della zona non sono molti, ma in compenso sono piuttosto costosi. Se non avete problemi di budget potete pernottare al The Lodge at Bodega Bay.
Nell’attesa del prossimo articolo che sarà dedicato alla California, potete trovare ispirazioni per i vostri viaggi, dando uno sguardo ai libri che ho pubblicato e suggeriscono itinerari dettagliati, da percorrere in auto, sulle strade dell’America Latina e dell’Alaska.
Franco Folino