
L’Irlanda è un paese meraviglioso dove organizzare un viaggio in auto, per i moltissimi itinerari che offre, tra natura e storia. Il Ring of Kerry è forse uno dei più famosi, per gli splendidi paesaggi e i paesini suggestivi della costa. Quello che vi voglio proporre in questa occasione è però un viaggio in una zona meno battuta dal turismo. In luoghi meno mondani, dove poter respirare la più autentica atmosfera irlandese.
Irlanda in auto: un percorso di 115 km
Il percorso è lungo circa 115 km e inizia nella cittadina di Westport, nella parte centroccidentale del paese, e attraversa le contee di Mayo e di Galway. Quando ho viaggiato su queste strade per la prima volta, molti anni fa, la rete stradale lasciava molto a desiderare. Le carreggiate erano molto strette e l’asfaltatura era decisamente approssimativa. In particolare, veniva utilizzato un tipo di asfalto che lasciava in superficie una graniglia mobile di sassolini. Immaginate cosa voleva dire incrociare altre vetture. Si viaggiava in una nuvola di sassolini volanti. Per avvisare gli automobilisti del pericolo, le strade erano disseminate di cartelli con la scritta Loose Chippings.
Non so bene se esistessero ragioni tecniche per preferire questo tipo di manto stradale, certo è che il viaggio non era per nulla rilassante. Ai sassolini galleggianti aggiungete le molte buche che erano disseminate qua e là e il fatto che le strade erano molto strette, con banchine decisamente dissestate. Quindi se si usciva anche di poco dalla carreggiata, magari incrociando un altro veicolo, il rischio di rovinare i cerchioni o perdere i copricerchi era molto alto.
Oggi le strade irlandesi sono decisamente migliorate, ma alcune di quelle che percorreremo seguendo l’itinerario che vi propongo restano piuttosto strette. Il mio consiglio è quindi quello di noleggiare auto non troppo voluminose.
Se volete avere sottomano una semplice e rapida guida che vi permette di affrontare il noleggio di un’auto senza il timore di fare errori, leggete il breve articolo “Le 12 regole per noleggiare un’auto senza sorprese“.
La scelta di alloggi in Irlanda al di fuori dei centri abitati più importanti non è molto ampia, ma potete fare affidamento su una rete di bed & breakfast capillare e di discreta qualità. Queste strutture fanno una grande concorrenza agli hotel che risultano solitamente molto più costosi e spesso non all’altezza del prezzo.
Per la scelta dell’alloggio potete fare qualche ricerca nel sito web di Holidu, un motore che vi propone Hotel e anche case vacanza, soluzione ideale per chi vuole soggiornare più a lungo in questi luoghi.
Per le principali informazioni sull’Irlanda, una buona risorsa online è il sito Ireland.
Irlanda in auto: Clew Bay
Iniziamo quindi il nostro viaggio in Irlanda in auto partendo dalla piccola cittadina di Westport, posta a circa 250 km da Dublino.
Anche se Westport non è certo una delle mete più conosciute del turismo irlandese è incastonata in uno splendido tratto di costa, all’angolo sud-est di Clew Bay. È considerata una delle città con la migliore qualità di vita di tutto il paese, tanto che nel 2012 ha vinto il concorso Best Place to Live in Ireland, organizzato da The Irish Times. In effetti appare come una città molto ben curata. Nonostante l’austerità delle sue case in pietra ogni suo angolo è sempre perfetto, così come le aree verdi e i molti vasi di fiori che nella bella stagione ornano gli angoli più caratteristici dell’abitato.
Il suo nome in irlandese è Cathair na Mart, che significa «il forte di pietra dei beeves», il forte dei bovini, e la pietra domina sui ponti e sui margini del piccolo corso d’acqua che attraversa l’abitato: il fiume Carrowbeg.

In città troverete un’ottima scelta di alloggi, alcuni dei quali molto belli (e costosi), e ristoranti.
Non mancate di visitare la Westport House, una dimora storica perfettamente conservata posta proprio allo sbocco del fiume Carrowbeg nella Clew Bay.
Oltre la Westport House si arriva al porto, da dove potete partire per una gita in barca lungo la costa. La Westport Cruises organizza escursioni verso quelle che vengono chiamate le 365 isole di Clew Bay, una per ogni giorno dell’anno. Un arcipelago che sembra essersi formato alla fine dell’ultima era glaciale, quando il ghiaccio si è ritirato ed ha esposto questa miriade di piccole isole.
Nel viaggio in barca si possono anche osservare colonie di foche e vedere l’isola di John Lennon, posseduta e abitata dal famoso musicista.
Continuiamo lungo la costa
Lasciato Westport Harbour dovete proseguire sulla via principale che costeggia il mare (Harbour view), lungo un percorso che vi offrirà altre splendide vedute sulla costa. Alla fine della strada dovete girare a destra, imboccando la R335 in direzione Louisburgh.
La strada si allontana dal mare per qualche chilometro, offrendovi comunque splendidi paesaggi bucolici, ma torna presto a seguire la costa da vicino, da molto vicino. In alcuni tratti si è letteralmente a pochi metri dal mare e troverete spesso piazzole di parcheggio per potervi fermare ad ammirare il panorama.
A circa 2.5 km dal bivio potete fare una breve visita ad un piccolo sito archeologico: il complesso di Killadangan, una serie di monumenti dell’Età del Bronzo.
In questo sito noterete i cartelli che indicano il percorso dei Clew Bay Archaeological Trail. Sono una serie di sentieri che si diramano da Westport a sud di Louisburgh e poi fino a Clare Island, all’imbocco di Clew Bay, portando a visitare 21 siti archeologici e del patrimonio storico di quest’area.
La strada continua in direzione ovest continuando a regalare splendide vedute sulla costa, mentre sulla sinistra vedrete alzarsi il profilo del Croagh Patrick, un piccolo rilievo montuoso di grande importanza spirituale per l’intera Irlanda.
Infatti, questo monte verdeggiante, dalla cima arrotondata, è stato a lungo un luogo di culto. La leggenda dice che San Patrizio, il santo patrono del paese, abbia digiunato e pregato sulla sua vetta.
Irlanda in auto: pascoli verdeggianti e torbiere color ruggine
Allontanandovi dal Croagh Patrick avrete l’opportunità di fare una sosta nelle belle spiagge che si possono trovare in questa zona. La prima è quella di Kilsallagh, lunga e delimitata da basse scogliere di chiara origine vulcanica, la seconda è quella di Carrowmore, posta a ovest di Louisburgh e molto ampia. In entrambe vi meraviglierà la bellezza dell’acqua, cristallina e invitante. Anche se la sua temperatura la rende purtroppo poco accogliente.
Attraversando Louisburgh dovete mantenervi sulla R335, seguendo le indicazioni per Leenaun. Da qui la strada si fa un po’ più stretta e inizia ad attraversare la tipica campagna irlandese, popolata da una miriade di piccole fattorie, appezzamenti coltivati e campi da pascolo. Vedrete numerose pecore e bovini impegnati a brucare l’erba. Animali che qualche volta vi troverete anche nel mezzo della strada. Fate quindi attenzione.

Chilometro dopo chilometro la strada inizia ad avvicinarsi ad un’altra serie di rilievi montuosi, fino ad infilarsi un una piccola valle. Vi troverete all’improvviso circondati dai monti, in un’atmosfera molto suggestiva. Sul fondo della valle si trova un lago: il Glenullin Lough.
Questo luogo merita certamente una sosta, per respirare l’aria fresca e profumata che scorre all’interno della valle e per godersi il verde dell’erba che domina il paesaggio, ricoprendo ogni cosa, dai monti fino alla riva del lago. La più pura atmosfera irlandese, da paese nordico.
La bellezza del luogo contrasta però con la triste storia che si associa a questa valle.
La Doo Lough tragedy
Quella che viene conosciuta con il nome di Doo Lough tragedy, la tragedia di Doo Lough, è una vicenda che ha avuto luogo durante la grande carestia irlandese nei pressi di questo lago, nel 1849. In quell’anno funzionari della Westport Poor Law Union arrivarono a Louisburgh per ispezionare le persone che ricevevano aiuti e per verificare se dovessero continuare a riceverli. L’ispezione però non ebbe luogo e i funzionari si spostarono al Delphi Lodge, 19 chilometri a sud di Louisburgh.

Diverse centinaia di persone si misero quindi in marcia verso questa località, camminando per gran parte della notte e del giorno seguente, affamate e debilitate, con condizioni meteorologiche pessime. In questo viaggio persero la vita molte persone, tra cui donne e bambini. Non si conosce il numero con precisione, si parlò di sette persone, di nove o dieci vittime. Altri stimarono il numero di morti a circa 20, mentre fonti locali suggerirono che il numero di morti fosse di gran lunga superiore.
A ricordo di questa triste vicenda troverete un piccolo monumento, posto proprio al centro della valle, in prossimità del lago, che riporta una frase del Mahatma Gandhi: «Come possono gli uomini sentirsi onorati dall’umiliazione dei loro simili?». Una marcia annuale, la «Famine Walk» tra Louisburgh e Doo Lough commemora questo evento.
Irlanda in auto: la Western Way
Superato il lago si procede sulla stretta 335, che procede immersa nella fitta vegetazione, procedendo tra i rilievi che salgono ai suoi lati. Così procedendo si arriva a Delphi, posto sulle rive di un altro lago: il Fin Lough.
Si prosegue nel mezzo dei rilevi collinari, fino a quando la strada sbocca sul Killary Fjord, uno stretto fiordo che si infila nell’entroterra per circa 15 km.

La strada prosegue puntando verso est fino alla sua estremità, ad Aasleagh. Qui, ai lati del ponte che supera l’Erriff River troverete alcuni sentieri che seguono le sue rive e vi permettono di vedere da vicino le piccole cascate che si formano lungo il suo corso.
Dopo il ponte la strada prosegue verso sud e in breve termina allacciandosi alla N59, che dovete imboccare in direzione di Clifden/Leenaun. Inizierete così a costeggiare il margine meridionale del fiordo, passando accanto al tracciato della Western Way, un lungo sentiero attraverso splendidi paesaggi naturalistici. Inizia a Oughterard, nella contea di Galway, e prosegue verso nord, verso Maum. Da Maum attraversa la valle di Inagh da dove raggiunge il porto di Killary vicino a Leenane. La Western Way entra quindi nella contea di Mayo ad Aasleagh e prosegue in direzione nord, attraversando le pendici orientali del Croagh Patrick, la città di Westport e giunge a Newport. La sua lunghezza complessiva è di oltre 200 chilometri.
Irlanda in auto: spiagge caraibiche
La strada entra quindi a Leenaun, un piccolo villaggio alle porte del Connemara, regione considerata tra le più aspre e selvagge del paese, ma forse per questo tra le più suggestive.
Proprio a Leenaun ci si connette con il percorso stradale chiamato Connemara Loop, evidente antagonista del più famoso Ring of Kerry.
Da Leenaun proseguite per circa 7 km e quindi voltate a destra seguendo le indicazioni per Tullycross. Da qui la strada attraversa sterminate torbiere dal color ruggine e dopo qualche chilometro giunge sulle rive del Fee Lough, un vasto bacino posto sul fondo di un’ampia vallata.

Dopo aver superato un piccolo istmo si arriva ad un altro lago: Lough Muck. La strada esce quindi dalla valle, e dopo aver superato alcuni rilievi collinari si torna a rivedere il mare. Qui troverete altre due belle spiagge dalle acque turchesi: Glassillaun Bay Beach e Lettergesh Beach. In alcuni punti l’acqua è così bella che sembra quasi di essere ai Caraibi. L’unica differenza, determinante, è il clima. In particolare, se vi trovate da queste parti con il cattivo tempo, cosa poi non così rara, pioggia e nebbia possono far cambiare in modo radicale il colore del mare e l’aspetto di queste spiagge.
In questo tratto di costa si possono anche fare immersioni, oppure dedicarsi alla pesca, in mare e nei laghi vicini.
Le Pietre Ogham
La strada prosegue lungo la costa attraversando paesaggi verdeggianti idilliaci, fino ad arrivare Tully Cross. Il nome irlandese di questo minuscolo e tranquillo abitato è Tulach na Croise, che significa croce sulla collina.
Oltre alla chiesa locale, dalle vetrate colorate, un reperto importante di questo villaggio è una delle molte Pietre Ogham distribuite in Irlanda.

Queste pietre sono segnate da linee e tacche disposte in gruppi e ogni gruppo rappresenta un suono in irlandese antico. Sono quindi la più antica forma scritta sopravvissuta di una lingua che viene ancora parlata in quest’area. Le linee scolpite, datate tra la fine del IV e l’inizio del VIII secolo d.C., si basano sull’alfabeto latino e possono riferirsi a un singolo nome o una frase.
Da Tully Cross il nostro viaggio in Irlanda in auto prosegue verso nord, seguendo le indicazioni per Tully, un pittoresco villaggio sul mare. Qui avrete la possibilità di fare belle passeggiate, andare a cavallo, noleggiare una bicicletta o riposarvi al pub.
Superato Tully arriverete a Renvyle, un villaggio conosciuto per le sue belle spiagge, ma anche per i suoi numerosi riferimenti storici. Tra i siti archeologici più interessanti potrete visitare una serie pietre allineate, interpretate come un calendario solare dell’età del bronzo, e una foresta di 4.000 anni sepolta nella torba.
In zona si trova anche il castello O’Flaherty, un tempo dimora della regina pirata Grace O’Malley.
Questa celebre donna irlandese è uno dei pirati più famosi di tutti i tempi. Già dall’età di undici anni iniziò a formare la sua carriera nella marineria e nella pirateria. Fu considerata un feroce leader in mare e un astuto politico a terra. Difese con successo l’indipendenza dei suoi territori, in un momento in cui gran parte dell’Irlanda cadeva sotto il dominio inglese.
La leggenda dice che la giovane Grace, il cui nome irlandese era Gráinne Ní Mháille, volesse viaggiare in una spedizione con suo padre. Il permesso le fu però negato perché, a dire di suo padre, i suoi lunghi capelli si sarebbero impigliati nelle cime della nave. Lei così, senza perdere tempo, si tagliò la maggior parte dei capelli, il che le valse il soprannome di «Gráinne Mhaol», la Grace calva.
Ancor oggi Grace O’Malley è considerata un simbolo dell’Irlanda e un’ispirazione per molte canzoni, produzioni teatrali e libri.
Irlanda in auto: la penisola di Renvyle
La costa Renvyle offre spettacolari veduta verso l’oceano, interrotte solo dalla piccola isoletta di Inishbofin. Se siete da queste parti al tramonto vedrete il sole tuffarsi nell’acqua, mentre il cielo cambia gradualmente colore e diventa sempre più rosso. Tutto questo ovviamente nuvole permettendo.
Da Renvyle dovete proseguire in direzione sud, attraverso una strada che in questo tratto si fa particolarmente stretta ed entra nel territorio di Derryinver. Al suo interno si trova un sito archeologico composto da un allineamento di pietre a sei pilastri, che secondo gli storici sarebbe stato costruito per allinearsi con il solstizio d’inverno.
Dopo aver attraversato il territorio di Derryinver, per circa 3 km, si torna su un altro tratto di costa e qui si deve procedere verso sinistra. Al termine della strada voltate a sinistr per una breve deviazione. Dopo circa 2 km vedrete l’ingresso sulla sinistra della Kylemore Abbey, un monastero benedettino che sorge sulle rive del Pollacapall Lough.

L’edificio fu costruito nel XIX secolo in perfetto stile neogotico dal parlamentare inglese Mitchell Henry. Successivamente il complesso fu acquistato da un gruppo di monache benedettine in fuga dal Belgio, nel corso della prima guerra mondiale. Furono proprio loro a trasformare l’edificio in abbazia.
Oggi l’abbazia ospita un collegio femminile, ma è aperta al pubblico e offre ai visitatori la possibilità di percorrere gli ampi giardini, oppure ripercorrere a storia di questi luoghi, tra le teche che raccolgono testimonianze del passato.
Tornati sulla strada principale, la N59, proseguite verso ovest, e dopo circa 4 km arriverete a Letterfrack, dove si conclude il nostro itinerario di viaggio in Irlanda in auto.
Questo villaggio fu fondato nel 1849 da una coppia di quaccheri: John e Mary Ellis. L’abitato è dominato dalla Diamond Mountain e dal Connemara National Park ed è famoso per gli spettacoli e festival di musica tradizionale irlandese che qui sono tenuti regolarmente. Troverete anche un’ottima scelta di ristoranti, pub e alloggi.
Il Connemara National Park è poco distante dal centro del paese e al suo ingresso troverete un ottimo Visitor Centre dove poter raccogliere informazioni utili sulla zona e sui possibili percorsi da percorrere a piedi.

Anche da Letterfrack partono gite in battello, con partenza dal molo di Dooneen, per pescare o osservare da vicino focene e delfini.
Per domande, consigli o informazioni su questo itinerario potete scrivere a: redazione@guidarenelmondo.com.
Se vi interessano i viaggi nei paesi nordici, all’insegna dall’avventura, vi invito a leggere anche l’articolo dedicato all’Alaska e per informazioni più dettagliate sulle strade da percorrere in questo paese leggete il mio libro: Alaska: itinerari di viaggio da percorrere in auto. Lo trovate in formato cartaceo o come ebook in tutte le principali librerie fisiche e online, come La Feltrinelli e Mondadori.
Franco Folino