
Con questo itinerario vorrei portarvi a viaggiare con la vostra auto nel nord della Francia, in una splendida regione: la Normandia. Come di consueto cercherò di guidarvi su percorsi alternativi a quelli più battuti dal turismo, per scoprire i molti luoghi caratteristici che si possono incontrare in questo territorio.
Questo itinerario può essere combinato ad un altro che abbiamo pubblicato in precedenza, quello dedicato alla Bretagna, regione confinante, anch’essa piena di fascino.
Normandia: quando andare
Come per altre destinazioni nordiche di cui vi ho parlato, come Scozia e Cornovaglia, non esiste un momento migliore per fare un viaggio in Normandia. Certo è preferibile evitare il pieno inverno, quando fa molto freddo e le giornate sono corte. Allo stesso modo eviterei il periodo estivo di punta, tra luglio e agosto, quando la maggior parte dei francesi è in ferie e visita il nord del paese. Per il resto dell’anno però la Normandia saprà offrirvi splendide giornate soleggiate da passere all’aperto, oppure giornate piovose e nebbiose, da passare comunque all’aperto, per apprezzare anche l’atmosfera più ‘nordica’ di queste terre.
L’importante è essere consapevoli che in questa regione il clima è molto variabile e va accettato così com’è. Quel che conta è essere equipaggiati adeguatamente in caso di vento e pioggia, eventi che peraltro si verificano anche nei mesi più caldi.
Arrivare in Normandia
Come raggiungere la Normandia dipende da quanto tempo avete a disposizione per il vostro viaggio. Se abitate nell’Italia settentrionale non è poi così difficile arrivarci in auto, magari con una o due tappe intermedie.
In alternativa potete arrivare in uno degli aeroporti parigini, che non sono poi così lontani dalla Normandia (L’aeroporto Charles De Gaulle dista poco più di 200 km da Le Havre, sulla costa) e da lì proseguire con un’auto a noleggio.
Se volete avere sottomano una semplice e rapida guida che vi permette di affrontare il noleggio di un’auto senza il timore di fare errori e avere poi sgraditi imprevisti, leggete il nostro breve articolo “Le 12 regole per noleggiare un’auto senza sorprese“.
Gli aeroporti regionali di Normandia purtroppo non sono serviti in modo adeguato da voli diretti dall’Italia.
Viaggio in Normandia: saliamo in auto
Il nostro itinerario inizia dal minuscolo paesino di Les Andelys, posto sulla riva della Senna e caratterizzato da uno splendido maniero che dall’alto domina un’ampia ansa del fiume: Château Gaillard. Se arrivate da Parigi, si trova proprio sul percorso in direzione della costa normanna, a circa 100 km dalla capitale francese.
Il castello fu costruito alla fine del XII secolo da Riccardo Cuor di Leone, quando la Normandia era governata dagli inglesi e i francesi erano decisi a conquistare queste terre. Una conquista che si completò agli inizi del 1200.
Il punto in cui fu costruito è strategico, perché permetteva il controllo della valle della Senna e rappresenta uno dei bastioni che proteggevano verso sud l’importante città di Rouen.
Il maniero torno però nelle mani degli inglesi nel 1400, durante la Guerra dei Cent’anni, dopo alterni periodi con assedi messi in atto da entrambe le parti. Nel 1616 fu Luigi XIII che ne avrebbe voluto la sua distruzione.

Château Gaillard fu costruito su un promontorio roccioso sopraelevato, ma i suoi contrafforti arrivavano fino al fiume. Le fortificazioni proseguivano su una piccola isola posta al centro fiume, dove venne eretto un piccolo castello.
Il maschio è uno degli elementi più originali e meglio conservati del sito. Ha la forma di una torre circolare, su tre quarti del suo perimetro, con un angolo che punta verso sud-est. Il cortile su cui si trova il maschio è circondato da un recinto e da un fossato.
Nonostante il castello sia in gran parte distrutto, i suoi resti fano capire quanto fosse un maniero di importanti dimensioni e dalla struttura robusta, così come si intravedono elementi particolarmente curati che lo rendevano anche di grande eleganza.
Dall’alto potrete godere anche splendide viste sulla valle della Senna e sul paesino sottostante.
Lungo la valle della Senna
È giunto il momento di prendere l’auto e di iniziare il nostro viaggio. Vi consiglio di lasciare Les Andelys mantenendovi sulla D 313, la strada che costeggia la riva destra della Senna. La carreggiata non è molto larga e la velocità da tenere è ridotta, ma avrete la possibilità di vedere le molte dimore storiche, con le facciate a graticcio, costruite lungo la valle del fiume, oltre che splendidi panorami sul fiume stesso.
Molte delle dimore storiche dei dintorni sono state riconvertite in eleganti hotel o bed & breakfast. Questi e i molti altri hotel nei dintorni delle zone che visiteremo sono censiti dai principali motori di ricerca, come il sito web di Holidu, un che vi propone Hotel e anche case vacanza.
Attraversato il paesino di Muids la strada si allontana dalla riva, per poi ricongiungersi al fiume sul ponte di Andé. Una volta superato il ponte, proseguite dritti sulla D 110 e poi seguite le indicazioni per Louviers. Successivamente, dovrete imboccare la D 6015 in direzione Rouen/Pont-de-l’Arche.
Una volta giunti in quest’ultimo paese potete fare una breve tappa per sgranchirvi le gambe, passeggiando lungo le belle stradine del centro storico, quelle che circondano la maestosa cattedrale gotica di Notre dame des arts, in prossimità del fiume.
Superato il ponte sulla Senna proseguite verso nord, fino ad una rotonda che vi riporterà sulla riva destra del fiume (indicazioni per Rouen/Belbeuf).
La strada è ancora piacevole da percorrere, immersa com’è nella vegetazione, ma si sente la vicinanza con la grande città e quindi il traffico inizierà a farsi intenso. In breve, la strada vi porterà alle porte della nostra prossima tappa: Rouen.

Città di Normandia: Rouen
Rouen è una grande città, con oltre 100.000 abitanti, molto traffico e a momenti può risultare un po’ caotica, quindi lontana dalla visione più romantica della Normandia. Però può offrire molto a chi la visita. Possiede molti angoli tranquilli, non solo nel centro storico, ma anche nei suoi dintorni, dove i ritmi si riducono ed è possibile passeggiare in quartieri suggestivi e in splendidi parchi, come il Jardin des Plantes de Rouen.
La città è tagliata in due da un’ampia ansa della Senna e ospita un importante porto fluviale. I riferimenti storici sono diffusi ovunque, ma è passeggiando nel centro storico, sulla riva destra del fiume, che si possono trovare gli elementi più interessanti. A partire dalla cattedrale di Notre-Dame, affacciata sull’omonima piazza, e la vicina abbazia di Saint-Ouen, fino alle molte case dalla facciata a graticcio.
In alcuni tratti sembra quasi di passeggiare a Parigi, ma addentrandosi nelle stradine del centro storico si possono poi scoprire angoli più caratteristici, come nella splendida Rue Damiette e nella spianata di place du Vieux Marché. È proprio in questa piazza che nel 1431 Giovanna d’Arco venne bruciata al rogo.
Lascio a voi scoprire gli angoli più interessanti, ma sono certo che una tappa in questa città potrà certamente risultare piacevole. Troverete inoltre ristoranti per tutti i gusti e ottime sistemazioni alberghiere.
Viaggio in Normandia: finalmente sulla costa
La nostra prossima tappa è di circa 90 km e ci porterà da Rouen fin sulla costa della Manica, nel cuore di quella che viene chiamata la Côte d’Albâtre, la Costa d’Alabastro.
Si deve uscire da Rouen sulla A 150, in direzione nord, verso Le Havre. La strada sale e scende su ampie colline, attraversando campagne e pascoli sconfinati.
Una volta raggiunto il paese di Yvetot la strada punta verso ovest (diventa A 29) e a questo punto voglio proporvi una prima breve deviazione.
Se vi piacciono le dimore storiche normanne, potete visitare il Château de Mirville, piccolo ma suggestivo maniero che sorge quasi completamente circondato da un piccolo laghetto.
Oltre al fatto che si tratta di un importante edificio storico, la visita vi potrà sembrare più interessante sapendo che si tratta dalla casa d’infanzia del barone Pierre de Coubertin, il fondatore dei Giochi Olimpici moderni.
Proprio per questo sono stati fatti numerosi interventi di manutenzione all’edifico, perché dovrà essere pronto e aperto al pubblico in occasione dei prossimi Giochi Olimpici di Parigi 2024. Già da quest’anno però il castello ospita eventi e attività pubbliche, per mostrare il patrimonio e la storia personale di Pierre de Coubertin.
Per raggiungere il castello dovete imboccare l’uscita n. 7 per Bolbec/Lillebonne e poi alla rotonda puntare a nord in direzione Fécamp/Goderville. Seguite poi i cartelli per Mirville e in beve arriverete in vista del castello.
Nel video qui sotto potete vedere alcune belle immagini di Château de Mirville.
Viaggio in Normandia: spiagge sconfinate
Da Mirville non tornate verso la A 29, ma puntate verso il vicino paese di Bréauté e da qui a Goderville. Dovete poi raggiungere Écrainville, attraverso la D 139, Criquetot-l’Esneval e infine imboccare la D 39 in direzione di Étretat.
Étretat è un vivace paese marinaro posto difronte ad un’ampia spiaggia delimitata su ambo i lati da alte falesie calcaree. Questo è un tratto molto suggestivo della Côte d’Albâtre, dove potrete vedere alte e bianche scogliere affacciarsi sul canale della Manica. La loro immagine vi richiamerà per il colore le più famose bianche scogliere di Dover. In realtà sono inevitabilmente molto simili, perché hanno un’origine geologica identica.
La Côte d’Albâtre si estende da Le Havre al piccolo villaggio di pescatori di Le Tréport, che rappresenta anche il limite di confine settentrionale della Normandia. Se queste scogliere vi affascinano, potete scorrazzare in questo tratto di costa per qualche giorno, concedendovi tranquille passeggiate sulle spiagge che si aprono di tanto in tanto o sulla sommità delle alte falesie.
Andando verso nord potete visitare Fécamp e la sua famosa abbazia de la Sainte Trinité. Vi chiederete come mai un piccolo paesino della costa ospita una abbazia così imponente. Ebbene, secondo una leggenda il sangue di Cristo raccolto in un tronco di fico da Giuseppe di Arimatea, coinvolto nella crocefissione e deposizione di Gesù, si arenò proprio sulla spiaggia di Fécamp e subito in quel luogo iniziò a sgorgare un getto di sangue.
Riccardo I vi fece erigere una chiesa dedicata alla Trinità che poi nel 1001 fu trasformata da Riccardo II di Normandia in abbazia benedettina.
Paesini di Normanda
Oltre Fécamp, più a nord, potete anche visitare il grazioso paesino di Saint-Valery-en-Caux, con il suo porto canale delimitato da chiuse su cui corre un ponte levatoio.
All’imboccatura del porto, nel quartiere di Saint Léger, potrete anche visitare la bella casa dalla facciata a graticcio dedicata a Enrico IV, costruita nel 1540 da un ricco armatore. Un periodo durante il quale i Normanni scoprirono il Brasile. Infatti, molte delle effigi scolpite nel legno rappresentano scene che evocano i viaggi in queste terre esotiche.
Sulla facciata si può trovare anche un riferimento al Rinascimento italiano che raffigura coppe, fogliame e animali.

A sud di Étretat potete visitare la piccola Plage du Fourquet, stretta tra le falesie. Da qui potete procedere verso sud a piedi, seguendo lo splendido sentiero costiero.
Scendete quindi lungo la costa, verso sud, sulla D 340, fino a raggiungere Le Havre. Potete scegliere di pernottare nei paesini del litorale, scegliendo piccoli hotel, oppure puntare ad un pernottamento in città.
Le Havre

Le Havre è una città moderna, dalla struttura industriale, frutto di una intensa ricostruzione dopo gli intensi bombardamenti che la colpirono durante le Seconda Guerra Mondiale. Se l’architettura moderna non è l’elemento che cercate in questo vostro viaggio in Normandia, meglio far tappa in località meno caotiche.
Una buona alternativa e spostarsi verso sud e appena fuori città noterete l’ambiente cambiare bruscamente. Superato il porto si entra in un’ampia zona naturalistica: la Riserva Naturale dell’Estuario della Senna (questo il link al sito della Riserva). È una zona sorprendente per quante specie di animali ospita, dalle foche agli uccelli rapaci, che vivono in questo ambiente simil lagunare creatosi proprio alla foce della Senna.
Una volta superato il ‘Ponte di Normandia’, che sale ripido sopra il fiume, fino a 214 metri di altezza, sorretto da due maestosi piloni, seguite le indicazioni per Honfleur. Un’ottima soluzione per una tappa in un ambiente molto più caratteristico.
Viaggio in Normandia: Honfleur
Il piccolo paesino di Honfleur è la porta d’ingresso al Dipartimento del Calvados e merita certamente una visita. Qui potrete familiarizzare con la vera cucina normanna, quella non così leggera, che inevitabilmente richiede a completamento un sorso del famoso distillato di mele, il Calvados appunto.
Il cuore del centro storico è il vecchio bacino, un piccolo porticciolo interno collegato da uno stretto canale ad un ramo della Senna. Lo specchio d’acqua è circondato da splendidi edifici storici, dove si trovano negozi di artigianato, bar e ristoranti. Tra tutte le case vi colpirà la splendida chiesetta che spicca sul lato est del bacino, la parrocchiale di Saint-Étienne, che ai giorni nostri ospita il Museo della Marina.
Da qui potete poi addentrarvi nelle altre vie del centro, tra case dalle facciate a graticcio e splendide piazzette alberate. Visitate i quartieri di Sainte-Catherine, Saint-Léonard e Les Enclos.

All’estremità settentrionale del porto non perdete la chiesa di Santa Caterina e il suo Clocher, la torre campanaria, posta non a lato della chiesa, ma difronte ad essa. Entrambi sono costruiti con ampio uso del legno e questo materiale è protagonista anche in tutta l’ampia navata della chiesa.
Un altro edificio interessante da visitare è il Greniers à sel, la salina. Situato a sudest del porticciolo è costituito da tre edifici in pietra che furono costruiti utilizzando pietre prelevate dalle mura perimetrali della città nel 1670. Al loro interno era possibile immagazzinare quasi 10.000 tonnellate di sale, un elemento preziosissimo per conservare le grandi quantità di pesce che venivano pescate nella zona.
Infine, uscendo dal centro storico, verso nord, potete passeggiare sui curatissimi Jardin des Personnalités e poi raggiungere la lunga spiaggia da cui potrete ammirare in primo piano lo sbocco della Senna nella Manica.
Per informazioni dettagliate su Honfleur visitate il sito web della città.
Deauville: la passione per i cavalli si vede… e si sente
Da Honfleur il nostro viaggio in Normandia prosegue verso sud, per raggiungere la nostra prossima tappa, che dista meno di 20 km: Deauville. Per arrivarci, dalla spiaggia seguite la strada litoranea, la D513, che vi porterà a Villerville, a Trouville-sur-Mer e, dopo aver passato il ponte sul La Touques, a Deauville.
Non c’è dubbio che la passione per i cavalli e l’equitazione sia l’elemento distintivo di Deauville. In un paese che conta poco più di 4.000 abitanti si trovano ben due enormi ippodromi, l’Hippodrome de Deauville-La Touques e l’Hippodrome de Clairefontaine, e un campo da polo.

Il polo si gioca a Deauville dal 1880. Quella che era solo un’associazione di giocatori è diventata un’istituzione nel mondo del polo e i campi dell’ippodromo di Deauville-La Touques hanno visto andare e venire i migliori giocatori del mondo. Grazie alla Golden Cup, istituita da François André nel 1950, Deauville Polo è l’unico torneo francese, e uno dei tre maggiori tornei europei, a vantare un record di successi tra cui i più grandi nomi del polo internazionale.
Uno dei simboli più famosi di Deauville, la famosa “Planches” costeggia la spiaggia e le cabine degli stabilimenti balneari. I primi pezzi di legno di azobé furono posati qui nel 1923. Spinti dal cinema, dall’American Film Festival e dalle riprese cinematografiche, ma anche rappresentati dai numerosi artisti che hanno visitato questo luogo sin dalla sua creazione. Tra questi Joséphine Baker, Kees Von Dongen, Serge Gainsbourg , Brigitte Bardot. I
Il Boardwalk accoglie ogni giorno centinaia di visitatori, che si divertono a elencare i nomi dei cineasti americani che hanno partecipato al Festival o a fotografare gli ombrelloni nei cinque colori della spiaggia.
Per celebrare ufficialmente il suo centenario nel 2024, la città di Deauville intende fare le cose in grande organizzando eventi durante tutto l’anno.
Cuore della città è Place Morny, da cui si dipartono le vie più interessanti da visitare. Tra gli edifici più caratteristici vi è il complesso de Les Franciscaines, un ex convento di monache il cui restauro è stato concluso nel 2021 e che oggi ospita, attorno al chiostro, un museo, mostre temporanee e un ristorante.
Poco più a sud del centro storico si può ammirare la bella Villa Strassburger, una residenza di prestigio costruita per il barone Henri de Rotschild nel 1907 e acquistata nel 1924 dal miliardario americano Ralph-Beaver Strassburger.
Dalla parte opposta del paese si trova il Casinò di Deauville, anch’esso frutto della ristrutturazione di un precedente edificio del 1864. Nel ‘700, momento di massimo splendore per la Normandia, questo luogo ha ospitato lussuose feste per i turisti che venivano qui in vacanza.
Un casinò molto grande si trova anche a Trouville-sur-Mer, proprio lungo le rive del fiume La Touques. Oltre ad essere una imponente casa da gioco è anche un luogo di soggiorno dove viene praticata la talassoterapia, basata sull’azione curativa del clima marino. La talassoterapia è stata inventata in Bretagna nel corso del XIX secolo e si è diffusa in tutta la costa settentrionale della Francia. Consiste in nebulizzazioni di acqua di mare, bagni in acqua di mare riscaldata e trattamenti con alghe. Peraltro, la sua efficacia non è mai stata scientificamente provata.
Casinò e stabilimenti balneoterapici sono presenti lungo tutta la costa della Normandia e rappresentano un importante contributo all’economia locale.
Guardate qui sotto questo bel video che fornisce una panoramica della tipica architettura che si incontra lungo la costa normanna.
Viaggio in Normandia: spiagge assolate, o quasi
Lasciamo Deauville mantenendoci sulla D513. Questa strada è un po’ più stretta rispetto alle altre vie di comunicazione della zona, ma consente di restare vicino alla costa e attraversare splendidi borghi storici.
La D513 è la strada su cui si affaccia de Les Franciscaines, quindi da qui proseguite verso sud, mantenendovi in prossimità della lunga spiaggia. Gli accessi al mare sono numerosi, quindi in qualsiasi momento potete fare una sosta e passeggiare sulla riva. Per quanto riguarda il bagno… beh quella è un’altra cosa. Dipende dal clima, dal livello della marea e dalla vostra voglia di immergervi in un’acqua freddina e, soprattutto, dal colore poco invitante.
Attraverserete Blonville-sur-Mer e poi Villers-sur-Mer, due tipiche località turistiche balneari. Da qui la strada rientra un po’ verso l’interno, attraversando campagne dalla ricca vegetazione e piccoli borghi con le case a graticcio. Poi torna verso il mare fino ad attraversare la località costiera di Houlgate.
Una volta superato il ponte sul fiume Dives entrerete nel comune di Cabourg, una vivace ed elegante località balneare con una lunga spiaggia. Tra le belle dimore d’epoca si inseriscono molte strutture ricettive e non manca il casinò locale.
A Cabourg è il momento di lasciare la D513 e imboccare la D514, in direzione Merville. Troverete anche indicazioni ‘Caen par la côte’, ed è proprio quello che vogliamo fare, mantenerci lungo la costa.
Dopo circa 8 km arriverete sulla riva del fiume Orne che qui si avvolge in una stretta ansa prima di sfociare in mare. Tutto l’estuario del fiume e le spiagge che lo delimitano rappresentano un’area naturalistica molto bella. Potete facilmente raggiungerla seguendo le indicazioni per il parco naturale di Franceville/La Redoute.
Da questo punta la D514 segue il corso del fiume Orne e si dirige a sud, regalando incantevoli passaggi in suggestivi borghi dalle case in pietra. Infine, superato il fiume e il canale di Caen si deve imboccare la D515 in direzione di Caen che si raggiunge dopo circa 8 km.

Viaggio in Normandia: Caen
Caen è una delle più grandi città della Normandia con oltre 100.000 abitanti. È il capoluogo del dipartimento del Calvados e qui ha sede il Consiglio regionale della Normandia.
Nonostante le sue dimensioni la città offre splendidi quartieri, curati giardini, edifici storici e un bel porto fluviale.
Potete iniziare la visita dall’antico castello, il Château de Caen, situato proprio nel cuore della cittadina. Posizionato sul culmine di una collina offre splendide viste sulla città.
Il castello fu costruito attorno al 1060 da Guglielmo il Conquistatore e fu poi riconquistato dai francesi nel 1204. Durante la Guerra dei Cent’anni visse numerose battaglie, ma fu durante la Rivoluzione francese, nel 1793, che il maschio fu demolito per ordine della Convenzione Nazionale.
Anche nel corso della Seconda guerra mondiale il castello fu bombardato e gravemente danneggiato. Oggi l’edificio ospita il Museo delle Belle Arti e il Museo della Normandia.
Dal castello si può scendere al quartiere di Vaugueux, che si trova proprio ai suoi piedi. Qui potete passeggiare tra le strette stradine dalle caratteristiche case a graticcio e far sosta per pranzo in uno dei molti ristoranti disponibili.
Da qui puntate verso ovest e andate a imboccare rue Froide, la strada fredda, che si trova in una delle parti più antiche di Caen. Vedrete bei palazzi in pietra e negozi eleganti. Potete poi proseguire lo shopping nella più grande rue Saint-Pierre, posta all’estremità sud di rue Froide.
Proseguendo verso ovest arriverete ai giardini della Esplanade Jean-Marie Louvel e potrete visitare la vicina Abbaye-aux-Hommes. È certamente uno degli edifici più imponenti di Caen ed è la sede del municipio cittadino.
Solitamente gli itinerari che vi propongo cercano di evitare i luoghi più battuti dal turismo, ma Caen è una città che può offrire molto e merita certamente una visita. Oltre ai luoghi principali che vi ho indicato ci sono molte altre zone della città che meritano di essere visitate. Potrete passeggiare in vie affollate, più mondane, oppure camminare in tranquille aree verdi o lungo il fiume. Per maggiori informazioni su Caen, incluse le molte manifestazioni organizzate in città, consultate il sito web dedicato.
Normandia: per non dimenticare
È ormai il momento di puntare verso la tappa conclusiva del nostro viaggio. Dovete uscire da Caen puntando verso nord, lungo la D7, seguendo le indicazioni per Courseulles-sur-Mer.
Raggiunta questa località balneare tornate ancora una volt ad imboccare la D514, la strada costiera, seguendo le indicazioni per Arromanches.
Da qui in avanti si moltiplicano i riferimenti allo sbarco in Normandia del 6 giugno 1944, mentre si alternano lunghe spiagge sabbiose ad alte scogliere a picco sul mare. La strada corre nei pressi del mare e vi consente quindi di visitare molti tratti della costa.
Arrivati al paese di Saint-Laurent-sur-Mer, alla rotonda imboccate la strada sulla destra che vi porterà ad una delle spiagge più conosciute del D-day: Omaha beach. Qui troverete anche il museo del memoriale, ricco di informazioni storiche.
Vi lascio così su questa spiaggia così drammaticamente famosa, per lasciarvi passeggiare fin sulla riva, ricordando il sacrificio dei moltissimi soldati che persero la vita nell’estremo tentativo di concludere una guerra che aveva devastato l’Europa intera. Più di 10.000 soldati persero la vita nell’operazione e la spiaggia di Omaha fu il teatro di una delle più sanguinose battaglie, tanto che venne ribattezzata “Bloody Omaha”. Una battaglia cruenta, ben documentata dal famoso fotografo Robert Capa che era tra i soldati che sbarcarono proprio su questa spiaggia.
Tutti loro meritano il nostro ricordo e il nostro perenne ringraziamento.

Qui si conclude il nostro itinerario di viaggio in Normandia, ma voi potete proseguire lungo la costa, per altri riferimenti storici del D-day, fino a Cherbourg. Oppure potete puntare verso sud, verso una della località più turistiche, ma certamente imperdibili di Normandia: Mont-Saint-Michel.
A questo proposito vi invito a leggere un altro itinerario che vi ho proposto, quello in Cornovaglia, dove troverete, tra le altre mete, il cugino britannico del più noto ‘Mont’ francese, ovvero St Michael’s Mount.
Se invece volete ispirazioni per i vostri prossimi viaggi oltreoceano, potete dare uno sguardo ai libri che ho pubblicato e propongono dettagliati itinerari, da percorrere in auto, sulle strade dell’America Latina e dell’Alaska.
Franco Folino