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La Provenza che non ti aspetti: un itinerario per lasciare la costa e avventurarsi nelle Alpi francesi

La Costa Azzurra è un luogo ideale per viaggiare in auto. La strada costiera offre panorami sul mare mozzafiato, attraversa città ricche di fascino e caratteristici paesini marinari. In questa occasione voglio però portavi lontano del mare, per esplorare in tutta la sua lunghezza l’interno della Provenza. Allontanandoci dal mare i panorami cambieranno molto rapidamente e in breve ci troveremo tra le Alpi, in un tipico ambiente montano, tra boschi, pascoli e impianti sciistici.

Il percorso che vi propongo può essere completato anche in un solo giorno, ma vi consiglio di dividerlo in almeno due o tre parti, in modo da poter fare qualche sosta per ammirare con calma i panorami che si aprono lungo la strada e per poter visitare i suggestivi borghi che si attraversano. Non temete, in questa regione trovare sistemazioni alberghiere e, soprattutto, buoni ristoranti non è davvero un problema. Dove fare tappa è una vostra scelta che deve basarsi sui vostri interessi e sugli aspetti della Provenza che volete conoscere meglio.

Seguendo le mie indicazioni vi porterò a scoprire angoli decisamente poco frequentati e inaspettati di questa regione della Francia, ma anche le zone più suggestive del suo interno.

Lasciare la Costa Azzurra e salire sulle Alpi

L’itinerario parte da Nizza, la città più importante della Costa Azzurra, ma lascia subito la costa per dirigersi verso nord, addentrandosi nel cuore della Provenza. Dopo un percorso di circa 400 chilometri si conclude nella splendida città di Arles, dove la tipica architettura francese abbraccia edifici storici di grande importanza, come l’anfiteatro romano.

Il periodo migliore per compiere questo viaggio è probabilmente l’estate. Sia perché si puoi associare un periodo di riposo in una delle rinomate località della costa, sia perché tra metà giugno e metà agosto si possono vedere i campi di lavanda in fiore, una delle immagini più iconiche della Provenza. Primavera e autunno rappresentano comunque delle buone alternative, quando il clima è ancora mite e la natura è comunque ricca di colori.

Se non abitate troppo distanti dal confine con la Francia, potete affrontare questo viaggio con la vostra auto. In caso contrario si possono trovare voli che arrivano a Nizza e qui noleggiare un’auto con le molte agenzie disponibili in loco. Non scegliete auto troppo voluminose, perché in alcuni tratti le strade da percorrere non sono poi così larghe.

Se volete avere sottomano una semplice e rapida guida che vi permette di affrontare il noleggio di un’auto senza il timore di fare errori e avere poi sgraditi imprevisti, leggete il nostro breve articolo “Le 12 regole per noleggiare un’auto senza sorprese“.

Potete trovare qualche buona offerta per i voli cercando sul sito web di Volotea e sul sito di Vueling. Entrambe queste compagnie low-cost hanno collegamenti tra alcune città italiane e Nizza.

Per la scelta degli alberghi dove soggiornare potete fare qualche ricerca nel sito web di Holidu, un motore che vi propone Hotel e anche case vacanza.

Nel cuore della Provenza: St. Paul de Vence

Il nostro punto di partenza sarà l’aeroporto di Nizza, visto che poi dovremo procedere verso ovest. Chi arriva dal centro città lo può raggiungere molto velocemente seguendo l’ampia Promenade des Anglais.

Dall’aeroporto bisogna seguire le indicazioni verso la A 8 e quindi imboccarla in direzione Cannes/Antibes. Già dopo circa 6 chilometri bisogna però uscire dall’autostrada e imboccare l’uscita in direzione Vence. Una volta sulla M336 si prosegue verso nord per circa 3 chilometri fino ad una rotonda, dove vanno seguite le indicazioni per St. Paul de Vence. Seguite la strada per altri 4 chilometri circa e arriverete nella nostra prima tappa, St. Paul de Vence, appunto.

Questo piccolo paesino arroccato sulle pendici dei primi rilievi che si alzano alle spalle della costa, a nord di Cagnes-sur-Mer, vi affascinerà certamente.

Viaggio in Provenza
Vista di Saint-Paul-de-Vence. Jpchevreau. Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International license.

È davvero un piccolo paesino, con poche migliaia di abitanti, e una parte storica che si può visitare in poco tempo. Salendo le strette stradine che portano alla sua parte superiore, dominata dalla chiesa collegiale di Saint Paul, si entra in un mondo d’altri tempi.

Dovrete parcheggiare in uno dei parcheggi disponibili, esterni al centro storico. Una breve passeggiata vi porterà fino al cuore del borgo. Oltre ad essere circondati dalla bellezza degli edifici in pietra, vi capiterà di arrivare in differenti zone panoramiche, poste in particolare sul camminamento delle mura di cinta, che vi permetteranno di godervi una superba veduta verso il mare.

Se vi affacciate dalle mura meridionali vedrete sotto di voi il cimitero, dove si trova anche la tomba di Marc Chagall, il famoso pittore russo, naturalizzato francese, che viveva in questo paesino ed è morto a 97 anni, nel 1985.

Nella parte settentrionale del paese si trova un locale storico particolarmente interessante da visitare: il ristorante La Colombe d’Or. E’ un antico bistrot aperto dal 1920, con poche stanze di alloggio, un tempo frequentato dagli artisti che soggiornavano a Saint-Paul, in particolare da molti pittori che poi sono diventati famosi, come Modigliani, Mirò o Chagal. A quei tempi non erano ancora molto quotati e avevano poche risorse. I proprietari della locanda accettavano quadri in cambio di pasto e alloggio, così in poco tempo i locali si sono tappezzati di splendidi quadri.

Oltre ai pittori la Colombe d’Or è poi diventato luogo di incontro anche per scrittori ed attori, come Jacques Prevert, Yves Montand, Lino Ventura, Serge Reggiani. Questo luogo ha poi favorito l’incontro, e il successivo matrimonio, tra Yves Montand e Simone Signoret, che si sono sposati proprio a Saint-Paul.

Viaggio in Provenza: le cascate del fiume Loup

Tornati alla macchina, dovunque voi abbiate parcheggiato, si deve riprendere la strada verso nord, seguendo le indicazioni per Vence, fino a raggiungerla. Anche la parte storica di questa città è suggestiva, ma nulla a che vedere con la bellezza di Saint Paul. Quindi, potete proseguire, seguendo le indicazioni per Tourrettes-sur-Loup. La strada principale vi porterà rapidamente fuori città, fino a raggiungere, dopo circa 5 km, il piccolo borgo di Tourrettes-sur-Loup, anch’esso arroccato su un promontorio affacciato verso il mare. Solitamente è molto meno visitato di Saint Paul, ed è dotato di un bel parcheggio proprio nei pressi del centro storico. Quindi anche qui una breve sosta vi porterà a scoprire qualche angolo suggestivo in stile provenzale.

Da Tourrettes-sur-Loup va seguita la D2210 verso ovest per circa 8 km, fino alla sua congiunzione con la D6. Però, prima di imboccare questa strada, seguendo le indicazioni per Thorenc/Courmes, vi consiglio di fare una piccola sosta alla Confiserie Florian, una fabbrica artigiana di dolciumi dove potrete trovare golosità per tutti i gusti e visitare il laboratorio di produzione. Potrete immergervi in mille profumi e fare una piccola scorta per addolcire il resto del vostro viaggio. Per raggiungerla non imboccate la D6, ma proseguite dritti sulla D2210 per circa 300 metri.

Fatti i vostri acquisti tornate indietro e salite verso sinistra sulla D6, come dicevo, seguendo le indicazioni per Thorenc/Courmes. Vi infilerete così sul fondo di una stretta gola dove scorre il fiume Loup. Passando a fianco della parete di roccia che delimita il margine occidentale della gola, in soli 4 km raggiungerete un piccolo parcheggio, posto subito dopo una piccola galleria. Lasciata l’auto, un breve percorso vi porterà ad una terrazza panoramica da dove si può godere una bella vista su una serie di piccole cascate formate dal fiume.

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Le cascate del Salt du Loup. Ballista at en.wikipedia. GNU Free Documentation License, Version 1.2. Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license.

L’ambiente è molto suggestivo, in particolare per la profondità della gola e per la rigogliosità della vegetazione. In questo tratto del fiume è anche possibile programmare delle escursioni di canyoning, accompagnati da guide esperte. Per chi non la conosce, questa attività consiste nella discesa dei torrenti su canali rocciosi, senza l’ausilio di imbarcazioni, canoe, kayak o gommoni, ma semplicemente a piedi. Ovviamente si è sempre ben attrezzati con casco, muta e corde di sicurezza, indispensabili per calarsi nei tratti più ripidi dei canali. Se siete tipi avventurosi e volete provare qualche bella emozione scendendo a piedi lungo questi salti d’acqua potete approfittarne.

Lasciate le cascate proseguite verso nord, immergendovi nelle Alpi Marittime, sempre seguendo il corso del torrente Le Loup, che scorre sul fondo della gola. Al primo bivio seguite le indicazioni per Gréolières, verso destra, imboccando la D3. La strada continua a salire, uscendo pian piano dalla parte più profonda della gola e avvicinandosi alla cima dei monti. Arrivati ad una rotonda imboccate la D2 in salita, seguendo sempre le indicazioni per Gréolières.

Pur correndo sul lato di una montagna, la strada permette di ammirare panorami molto aperti, in una parte della Provenza certamente poco conosciuta. Con queste viste, nella stagione giusta, sarebbe ideale percorrere questa strada a bordo di una bella convertibile, con il tetto aperto. Per sognare un po’, visto che Guidare nel Mondo si occupa anche di auto, vi propongo due nostri articoli sulla splendida Mercedes SLA MG e sulla più economica Mazda MX5.

Dopo qualche tornante arriverete al bivio che porta verso il centro di Gréolières. Se volete fare un passaggio rapido nel piccolo borgo, seguite la strada verso sinistra e passerete nell’unica stretta via (a senso unico) che attraversa l’abitato. Altrimenti, proseguendo dritti vi troverete comunque a congiungervi con l’altra strada in una piccola rotonda.

Qui bisogna proseguire sulla D2, in direzione Gréolières les Neiges. Il nome di questo paese vi fa capire che iniziamo ad addentrarci in un comprensorio sciistico, anche se per il momento ci troviamo solamente a circa 850 metri di altitudine.

Le Alpi dell’Alta Provenza

La strada sale ripida sulla costa della montagna, lasciando spazio a belle viste sulle valli sottostanti e offrendo un passaggio suggestivo sotto un arco di roccia naturale. Giunta sulla sommità della montagna la strada si infila in uno stretto passo: il Pas de Tous Vents. Anche in questo caso, in nomen omen, se scendete dalla macchina state attenti all’apertura delle portiere, perché il vento può essere anche molto forte.

Nel frattempo, pini e abeti cominciano a comporre un tipico quadro montano e in breve la strada supera il passo e sfocia su un ampio altipiano, posto a poco più di 1.100 metri di altitudine.

Arrivati al bivio per Gréolières les Neiges proseguite dritti sulla D2, salvo non vogliate andare a fare una visita fuori stagione alla zona degli impianti sciistici.

In realtà la strada da percorrere è bella e molto panoramica. Si arrampica sulle pendici della montagna fino ad arrivare sulla sua sommità, seguendo la lunga cresta che termina sugli impianti. Trovandosi a viaggiare sul culmine del monte, a circa 7 km dal bivio con la D2 c’è un punto in cui è possibile affacciarsi su entrambi i versanti, a quota 1.400, ammirando così un vastissimo e suggestivo panorama sulle Alpi Marittime.

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Il lago di Chaudanne. BKLuis. Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license.

Proseguendo, o ritornando, sulla D2 vi troverete su una strada che scorre su un’ampia vallata. Dopo circa 6 km arriverete al bivio che porta al Lac de Thorenc, un piccolo laghetto montano dove è possibile fare una sosta per mangiare e fare qualche breve passeggiata sulle sue rive. Se avete viveri con voi, troverete molti tavoli dove poter fare comodamente il vostro pic-nic.

Attraversando vasti pascoli la strada prosegue verso ovest, fino a raggiungere il borgo di La Ferriere. Da qui la valle si fa più popolata, con case vacanze, qualche albergo e molte fattorie. Ancora qualche chilometro e la D2 finisce, congiungendosi con la D2211.

Qui girate a sinistra e dopo circa 2 km a destra sulla D6085. In breve entrerete nella regione della Alpi dell’Alta Provenza, viaggiando a circa 1.000 metri di altitudine. Zigzagando tra i boschi la strada raggiunge ed attraversa il piccolo abitato di La Garde e poi prosegue sul lato di un rilievo fino a sboccare su un piccolo altopiano dove si trova il limite meridionale del Lac de Chaudanne. Questo bacino è posto sul fondo di una piccola valle e la sua estremità superiore comunica, attraverso il fiume Verdon e la diga di Castillon, con il più grande Lac de Castillon.

Per raggiungere la riva del lago dovete imboccare la strada sulla destra seguendo le indicazioni per Soleilhas/Demandolx. In pochi chilometri supererete la diga di Chaudanne e arriverete in vista del lago. Potete seguire questa strada per qualche altro chilometro, per ammirare qualche scorcio del paesaggio, ma poi dovrete tornare indietro per riprendere la nostra direttrice principale.

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Il borgo di Castellane visto dall’alto. Dirk Van Esbroeck. Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license.

Nel cuore dell’Alta Provenza: Castellane

Proseguendo sulla D4085 si arriva rapidamente nel bel paesino di Castellane. Attraversato il ponte sul Verdon si entra subito nel centro storico e le piazzette con i platani ripropongono l’atmosfera dei borghi della costa. Qui potete trovare ristoranti, alberghi e supermercati per fare i vostri rifornimenti.

Castellane si trova all’interno del Parco Naturale del Verdon e se decidete di fare tappa in questa località potete programmare qualche escursione a piedi sui monti che la circondano. I percorsi possibili sono molti, ma si possono svolgere anche altre attività, come la canoa o il rafting sul fiume.

La Cappella di Castellane. Alainfou. Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International license.

Particolarmente caratteristico è il vecchio ponte in pietra sul Verdon. Si trova all’ingresso del paese, prima del ponte sulla strada principale. Proprio al di sopra di questo ponte si alza un promontorio roccioso di forma cilindrica. Sulla sua sommità si trova la Chapelle Notre-Dame du Roc, una piccola chiesetta raggiungibile attraverso una stradina che inizia vicino alla chiesa del Sacro Cuore di Castellane, sul margine nordorientale del paese. Ci vogliono circa 30 minuti per raggiungerla a piedi. La cappella sembra risalire ad un periodo tra il IX e l’XI secolo e dalla sommità del promontorio si possono godere belle vedute sulla valle del Verdon.

A Castellane ha fatto tappa anche Napoleone, nel 1815, di ritorno dall’isola d’Elba. Da queste parti passa una strada a lui dedicata, la Route Napoleon, che ricorda il percorso fatto dal generale nel suo ritorno dall’isola dell’esilio verso Parigi.

Uno dei canyon più maestosi di tutta Europa: la Gorges du Verdon

Dobbiamo lasciare Castellane sulla D952, seguendo le indicazioni per Comps/Moustiers. La strada segue con precisione le anse del fiume Verdon e dopo qualche chilometro si infila in una breve ma stretta gola. Dopo aver compiuto un giro di 360° si inerpica su un ripido rilievo fino a Pont de Soleils. Qui seguite ancora le indicazioni per Comps e la strada vi porterà sulla riva sinistra del Verdon.

Ci stiamo avvicinando ad una delle meraviglie naturali di questa regione: la Gorges du Verdon. Un vero e proprio canyon formato nel corso di millenni, sul cui fondo scorre appunto il fiume Verdon, incanalato tra alte falesie verticali che si estendono in lunghezza per oltre 20 chilometri, creando uno dei canyon più maestosi di tutta Europa.

Anche in questo caso il nome del fiume non è stato scelto a caso. Le sue acque sono infatti di uno spettacolare colore verde smeraldo e scorrono in un ambiente naturale di grande bellezza.

Per vederlo da vicino e ammirare i suoi punti più panoramici dobbiamo però lasciare la D952. Una volta sperato Pont de Soleils proseguite per circa 6 km, fino a Point Sublime. Qui troverete un parcheggio da dove si accede ad uno straordinario punto panoramico. Da qui la vista spazia per decine di chilometri e si affaccia esattamente difronte alla spaccatura formata dalla Gorges du Verdon, permettendo così di ammirare la sua lunghezza. È un ottimo punto di osservazione per comprendere la maestosità di questa formazione naturale.

Viaggio in Provenza

Dal parcheggio di Point Sublime dovete percorrere altri 6 km circa sulla D952, fino al bivio con la D23, voltando a sinistra sulla Route des Crêtes, la strada delle creste. Questa via panoramica vi porterà in breve su un primo punto panoramico, il Belvédère de Trescaire haut. Da qui la vista del canyon vi lascerà stupefatti. Un brevissimo sentiero vi porterà su una piattaforma sospesa nel mezzo della gola, nel pieno di una fitta vegetazione. Sotto di voi le acque irruente del Verdon.

Da qui la strada vira verso sud, scorrendo sulla sommità del canyon, proponendo molti altri punti panoramici, poi risale verso nord, compiendo in sostanza un percorso ad anello e terminando nuovamente sulla D952, a poche centinaia di metri da dove l’avevamo lasciata, nel paese di La Palud-sur-Verdon. Qui va imboccata in direzione di Moustiers.

Un mare ondeggiante di colore viola: le coltivazioni di lavanda

Scendendo verso sud la strada corre su un vasto altipiano, ci troviamo a poco meno di 1.000 metri di altitudine, ma presto, riavvicinandosi alla Gorges du Verdon resta confinata uno stretto spazio, tra la montagna e lo strapiombo del canyon. Lungo il percorso troverete altri punti panoramici, fino a quando arriverete in vista di un grande lago: Lac de Sainte-Croix de Verdon.

Le acque di questo bacino hanno lo stesso splendido colore di quelle del fiume che lo alimenta. Sulle sue rive si aprono splendide spiaggette di sabbia chiara molto invitanti. Se volete trascorre qualche giorno da queste parti una buona base è il paese di Sainte-Croix-du-Verdon, situato nella parte meridionale del lago e facilmente raggiungibile.

Noi intanto proseguiamo sulla D952, per avventurarci in paesaggi drasticamente differenti. Proseguendo su questa strada vedrete altri splendidi punti panoramici verso il lago, fino a quando la sua vista pian piano sparirà. Alle rotatorie che incontrerete, attraversando il paese di Moustiers-Sainte-Marie, seguite sempre la D952, in direzione di Riez. Raggiunto questo centro abitato dovete seguire le indicazioni per Valensole, seguendo la D6.

Viaggio in Provenza

Valensole è un altro punto cruciale del nostro viaggio, perché qui potrete ammirare alcuni dei più bei campi di lavanda della Provenza. Nei dintorni di questo paese le coltivazioni sono molte. In particolare, vi potete dirigere verso il Plateau di Valensole che si trova proprio sulla D6, poco prima di entrare nel centro abitato. Molti altri campi di lavanda si trovano nella zona nord della città.

Questo pianoro ha il vantaggio di possedere un terreno particolarmente fertile e qui le colture di lavanda abbondano. Come vi ho già detto, il periodo migliore per vedere la lavanda in fiore va da metà giugno a metà agosto. In queste settimane il paesaggio si trasforma in un immenso tappeto dal colore viola che ondeggia seguendo le folate di vento. Per fare delle foto molto suggestive vi consiglio di recarvi sui campi al mattino presto o al tramonto. Con il sole basso la luce è più diffusa e ha un tono più caldo, rendendo i colori della lavanda ancora più saturi e splendenti.

Viaggio in Provenza: il parco naturale del Luberon

Per uscire da Valensole mantenetevi sulla D6, seguendo le indicazioni per Manosque. Raggiungerete questa città dopo circa 20 chilometri e per superarla dovete proseguire in direzione Apt imboccando la D907.

Mantenetevi su questa strada per circa 14 km, fino a quando arriva alla confluenza con la più ampia D4100, dopo aver attraversato un bel territorio verdeggiante. A questo punto dovete girare a sinistra mantenendovi ancora in direzione Apt e dopo circa 22 km, poco prima di arrivare a questa città, preparatevi a voltare a sinistra in direzione Saignon. Questa piccola ma bella stradina vi porterà nel cuore della campagna dell’Alta Provenza, zigzagando tra frutteti, vigneti e campi di lavanda.

Dopo pochi chilometri avvisterete un caratteristico promontorio roccioso, noto come le rocher de Belle-vue, la roccia con la bella vista. Ci troviamo alle porte del piccolo ma grazioso villaggio di Saignon e questa roccia fungeva da riparo per i suoi abitanti ai tempi delle invasioni barbariche. Dal suo culmine, posto a 35 metri di altezza, si gode una vista eccezionale sulla vallata dell’Apt, sulla valle del Calavon, sul Mont Ventoux e sulla Montagne de Lure.

Saignon e la sua rocca. François Philipp. Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)

Questa fortezza naturale, in cui scale, stanze e pozzi sono scavati nella roccia, fungeva da supporto al castello medievale che si trovava nelle vicinanze. Oggi sono ancora visibili alcune parti del maniero in rovina. Vi consiglio di fare due passi anche in paese, dove incontrerete angoli suggestivi che certo vi piaceranno.

Uscite dal borgo in direzione sud, seguendo le indicazioni per Castellet/Auribeau e poi per Sivergues, imboccando la D232. La strada compie alcune ampie curve nel mezzo della campagna e finalmente si immette su un lungo rettilineo che attraversa vasti campi di lavanda.

Per fare due passi a piedi tra queste colture potete arrivare ad un ampio parcheggio, sulla sinistra, da dove partono alcuni percorsi. Ci troviamo sul Plateau de Claparèdes, un altopiano posto a circa 820 metri di altezza dove, oltre ai campi di lavanda, è possibile trovare vecchie costruzioni in pietra del XVIII o XIX secolo. Sono certo che nel vederle resterete sorpresi. Sono in tutto e per tutto identiche ai nostri trulli pugliesi. Costruiti in pietra posata con cura pezzo su pezzo, fino a formare un alto cono appuntito.

Ci troviamo nel cuore del parco naturale del Luberon, per informazioni più dettagliate su questa regione visitate il sito web del parco.

Ripresa la D232 proseguiamo per altri 10 km circa, fino a Bonnieux. Da qui si devono seguire le indicazioni per Goult che si raggiunge in circa 8 km, dopo aver incrociato la D900. Qui potete visitare il castello medievale del paese, ancora ben conservato.

Lo Château de Goult, è un’austera costruzione, situata in uno dei villaggi più belli e incontaminati del Luberon. Visitando il maniero vivrete lo scorrere del tempo, passando dalla torre del XII secolo, attraverso la Salle des Gardes del XIV secolo, fino alla facciata principale e allo scalone d’onore del XVII secolo.

Viaggio in Provenza: il borgo di Gordes

Per proseguire verso la parte finale di questo itinerario dovete puntare a nord, seguendo le indicazioni per Gordes, imboccando prima la D105, poi la D104 e infine la D60. Proseguendo nella splendida campagna provenzale, a circa 3,5 km a Goult, dovrete quindi voltare a sinistra e imboccare la D156. Fate attenzione, perché qui le indicazioni scarseggiano e questa nuova strada, piuttosto stretta, potrebbe sfuggirvi. La D156 finisce quindi sulla D2, nei pressi di un’altra gola: la Gorges de Véroncle.

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Gordes

Questa valle, lunga circa 7,5 chilometri taglia il grande altopiano calcareo dei Monts de Vaucluse. Lo stesso villaggio di Murs, posto a monte delle gole, giace in un piccolo fosso tra due faglie, un fossato che si è creato nell’Oligocene, circa 35 milioni di anni fa. Fu poi il corso d’acqua, a scavare questo imponente canyon. Diversi sentieri da percorrere a piedi permettono di scoprire questo sito, partendo dai parcheggi di Grailles, Murs o Gordes.

Da qui seguite le indicazioni per Gordes, perché questo paesino merita certamente una visita. Costruito ai piedi dei Monti del Vaucluse, di fronte al Luberon, Gordes è uno dei borghi collinari più famosi della regione e uno dei più belli di Francia. Le sue case e gli edifici di pietra bianca sono stati edificati su un promontorio di roccia, affacciato sulla valle sottostante.

Sarete accolti dall’imponente castello, ma alle sue spalle vi aspettano strette stradine tra case di pietra che fanno immergere in un’atmosfera suggestiva.

Il borgo si sviluppò a partire dall’XI secolo proprio attorno al castello fortificato, per diventare una vera e propria fortezza del Medioevo.

Provenza: il viaggio continua

A questo punto il nostro itinerario può considerarsi concluso, ma lascio a voi decidere se completarlo raggiungendo due destinazioni molto conosciute, ai confini della Provenza: Avignone e Arles. Avignone è a circa 50 km da Gordes, mentre per arrivare ad Arles ne vanno poi percorsi altri 40.

Sono entrambe città meravigliose, piene di riferimenti storici che contribuiscono a creare il loro fascino. Ad Avignone potrete visitare la fortezza del papato, che si stabilì qui dal 1309 al 1377, e passeggiare tra le strade del centro storico.

Arles è più piccola, ma molto bella, altrettanto suggestiva per le piazzette alberate e per il suo cuore pulsante: l’arena romana. Circondata da una splendida campagna è un luogo romantico per eccellenza, dove trascorrere giornate in perfetto relax e per prepararvi, se lo vorrete, ad una gita verso il mare, attraversando gli splendidi paesaggi del Camargue.

Franco Folino

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