
La Bretagna è una regione della Francia particolarmente affascinante. Percorrendo le sue strade si attraversano graziosi paesini costieri e si viaggia tra splendidi paesaggi verdeggianti che terminano bruscamente sul bordo delle scogliere.
Le coste sono perennemente sferzate dalle alte onde oceaniche che non risparmiano i caratteristici fari arroccati su piccole isolette o su semplici scogli solitari. Il clima non è proprio dei migliori, pioggia e nebbia sono piuttosto frequenti, ma sono una caratteristica di queste terre, contribuendo a crearne la sua atmosfera.
Il nostro itinerario percorre un breve tratto della costa bretone, iniziando a Lorient e concludendosi a Pointe du Raz, sulla punta di un lungo promontorio del Finistère che si insinua nell’oceano Atlantico. Si percorrono circa 140 km lungo i quali si possono programmare differenti soste. Per qualche giorno vale certamente la pena lasciare l’auto e avventurarsi a piedi lungo gli splendidi sentieri che si diramano lungo tutta la costa bretone e nell’interno.
Gli alberghi in Danimarca sono spesso piuttosto costosi rispetto agli standard europei. Per trovare qualche offerta potete fare qualche ricerca nel sito web di Holidu, un motore che vi propone Hotel e anche case vacanza.
Viaggiare in auto in Bretagna: Lorient
Punto di partenza del nostro viaggio è la città portuale di Lorient. Situata allo sbocco del fiume Blavet, si trova all’interno di una insenatura naturale in grado di proteggerla dal tempestoso oceano Atlantico. Di questa posizione favorevole approfitta anche la marina francese che ha istituito qui una sua importante base navale.
Lorient ha una storia recente, sviluppandosi solo nel XVII secolo. Nel 1664 nell’insenatura della sua rada si insediò la Compagnia delle Indie orientali.
A ovest della città si trova l’aeroporto che è servito da voli nazionali e internazionali. Qui sono disponibili anche alcune agenzie di noleggio auto.
Se volete avere sottomano una semplice e rapida guida che vi permette di affrontare il noleggio di un’auto senza il timore di fare errori e avere poi sgraditi imprevisti, leggete il nostro breve articolo “Le 12 regole per noleggiare un’auto senza sorprese“.
Molte città italiane sono servite per voli verso Nantes dalle compagnie low-cost Volotea e Vueling.
La città è una buona base di partenza per il nostro itinerario, oltre che disporre di un aeroporto ben servito, dispone di numerosi hotel, ottimi per una prima notte in Bretagna, prima di addentrarsi nelle strade della regione.
Per il resto non sono molte le cose da visitare in città. Una guida sommaria la fornisce il sito dell’ufficio del turismo di Lorient.
Viaggiare in auto in Bretagna: prima tappa, restiamo nell’interno
Partendo da Lorient non ci dirigiamo subito lungo la costa, ma puntiamo nell’interno per andare a visitare la bella cittadina di Quimperlé.
Questo borgo storico si trova proprio sulla confluenza di tre fiumi: Ellé, Isole e Laїta. Il nome della città deriva appunto dalla parola bretone kemper che significa “confluenza” e dal nome del suo fiume Ellé.
Passeggiando tra i ponti in pietra e le case a graticcio si arriva alla Abbaye de Sainte-Croix, un’austera abbazia benedettina fondata nel 1029. È un bell’esempio di chiesa romanica a pianta centrale dove si possono osservare i capitelli originali e, nell’abside, il movimento formato da archi ciechi.
Usciti da Quimperlé bisogna superare lo svincolo dell’autostrada E60, mantenendosi sulla D783, in direzione di Riec-sur-Belon/Baye. La strada scorre nella campagna bretone, passando tra case in pietra e muretti a secco. La vegetazione che fa da cornice alla strada è rigogliosa nei mesi estivi, grazie alle frequenti piogge che cadono in questa zona.
Attraversato l’ordinato paese di Riec-sur-Belon la strada compie un’ampia ansa e torna a tagliare ampie coltivazioni di ortaggi e grano.

Viaggiare in auto in Bretagna: Pont-Aven
Ancora pochi chilometri e si raggiunge il paese di Pont-Aven, situato appunto sul fiume Aven. Questa località merita certamente una visita, per camminare tra le case antiche situate lungo il fiume. Tra i vari negozi del centro vedrete numerosi biscottifici artigiani. Tra questi vi sono la Biscuiterie Traou Mad e la Biscuiterie de Pont-Aven. Nelle loro vetrine vedrete disegni di vita contadina tratti dai dipinti di Paul Gauguin. Infatti, a fine ‘800 questo paese fu luogo di soggiorno di numerosi artisti che diedero vita ad una vera e propria scuola di pittura. Nel 1886 arrivò su queste rive anche il famoso pittore parigino.
Lasciamo Pont-Aven sulla D783 iniziando a puntare verso la costa, in direzione di Concarneau. La strada continua a scorrere tra paesaggi campestri, attraversando piccoli borghi dalle case austere. La vegetazione tutto intorno è rigogliosa, almeno nei mesi estivi, mentre il traffico è sempre piuttosto scarso.
Così, in poco tempo si raggiunge il paesino di Trégunc. Altri cinque chilometri circa e si arriva ad una grande rotatoria dove è possibile proseguire in direzione Quinper, oppure voltare a sinistra ed entrare nel centro di Concarneau.
Viaggiare in auto in Bretagna: Concarneau
Questa città costiera si caratterizza per la bella fortezza che sorge su una piccola isola, nel mezzo della sua baia. Le mura che circondano la fortezza furono costruite nella seconda metà del ‘500.
L’isola è collegata alla terraferma da uno stretto passaggio e ospita negozi, ristoranti e un museo della pesca: il Musée de la Pêche. Qui potrete vedere una esposizione di strumenti utilizzati dai pescatori bretoni e le piccole barche utilizzate per solcare l’oceano.
Sulla punta sud di accesso alla baia si trova la Marine Biological Station and Concarneau Marinarium. È ospitato in un massiccio edificio costruito fin sugli scogli, a ridosso del mare, protetto da un’alta massicciata. Creata nel 1859, la stazione marittima di Concarneau è la stazione più antica del mondo ancora in funzione. Questo centro è dedicato alla ricerca marina e alla diffusione della conoscenza in quest’ambito. Le collezioni esposte riguardano innumerevoli specie di animali marini ed esemplari della vegetazione costiera bretone.

Viaggiare in auto in Bretagna: il Castello di Kériolet
Appena fuori città, a nord del centro abitato sorge il Castello di Kériolet, un maniero di architettura neogotica, risalente all’inizio del XIII secolo. Nel corso degli anni ha ospitato Zénaïde Narischkine Youssoupoff, principessa imperiale russa, zia dello zar Nicola II, e suo marito il conte Charles de Chauveau.
Nel XX secolo, il castello di Kériolet conobbe diversi proprietari, tra cui il pronipote della principessa, Félix Youssoupov, famoso per aver partecipato all’assassinio di Rasputin.
Splendidi da visitare gli ambienti interni, perfettamente restaurati, e l’interessante cripta. Questo locale fungeva da caldaia del castello. Grazie a tre stufe, il maniero aveva così un sistema di riscaldamento a pavimento, grazie ad una serie di condotti che facevano scorrere l’aria calda attraverso griglie fissate al suolo.
Viaggiare in auto in Bretagna: le isole Glénan
Una decina di miglia a sud di Concarneau si trovano le isole Glénan. Se decidete di visitare la città non potete perdervi questa chicca della Bretagna, anche se si tratta di un ambiente che pare completamente estraneo al contesto in cui ci si trova.
Nelle isole non aspettatevi alte scogliere battute dalle onde, ma sette isolotti circondati da acque trasparenti, con spiagge di sabbia bianca. Un paesaggio che ricorda molto da vicino i paesi tropicali.
Da giugno a settembre delle imbarcazioni connettono l’isola principale dell’arcipelago, Saint-Nicolas, con Bénodet, Concarneau, Loctudy, Pors-la-Forêt e Beg Meil. È una splendida escursione da fare in giornata – nell’arcipelago non si trovano alberghi – per rilassarsi al sole e fare un bagno nell’acqua cristallina. In estate le isole si animano anche con ristoranti e si ha la possibilità di praticare differenti sport acquatici.
Le isole Glénan ospitano e danno il nome ad una storica scuola di vela bretone, famosa in tutto il mondo.
Orgoglio dell’arcipelago è anche il narciso di Glénan, un bel fiore bianco, minacciato di estinzione, per il quale è stata creata una riserva naturale. Per vederli in piena fioritura dovete passare da queste parti tra aprile e giugno.
La Forêt-Fouesnant
Si può uscire da Concarneau attraverso la strada costiera, iniziando dalla Stazione Marina. Lungo il percorso si vedono alcune spiagge, tra cui la Plage des Sables Blancs. Come dice il nome è una bella spiaggia di sabbia bianca, a pochi chilometri dal centro abitato.
Uscendo dal centro abitato la strada si fa via via più stretta e si immerge nella vegetazione. Anche il traffico si riduce rapidamente. Vanno seguite le indicazioni per La Forêt-Fouesnant.
Attraversato il centro di La Forêt si deve proseguire sulla D44, in direzione Fouesnant. Da qui potete fare una deviazione verso un’altra spiaggia particolarmente bella, quella di Cap Coz. È una lunga e stretta lingua di terra che si estende a proteggere la baia di Penfoulic.
Fouesnant va superato all’esterno, mantenendosi sulla D44 e seguendo le indicazioni per Bénodet.

Viaggiare in auto in Bretagna: Bénodet
Bénodet è un vivace paesino costiero che nei mesi estivi anima con molti turisti. Anche in questa zona si possono trovare belle spiagge e il mare, tempo permettendo, può sorprendere per il suo colore azzurro. Sembra quasi di essere in cosa azzurra. Ottima è anche la scelta di alberghi e ristoranti.
Uscendo da Bénodet, mantenendosi sulla D44, si attraversa il fiume Odet percorrendo un alto viadotto. Molte imbarcazioni sfruttano questa parte del fiume per ormeggiare. Sulle sue rive si trovano anche alcuni porticcioli turistici.
Arrivati nei pressi di Pont-l’Abbé, un altro bel paesino costiero bretone, vanno seguite le indicazioni per Audierne, Plonéour-Lanvern, imboccando la D2.
Superato Plonéour-Lanvern si attraversa Tréogat e dopo pochi chilometri si raggiunge Pouldreuzic. Qui si lascia la strada principale per tornare verso la costa, imboccando, e non poteva essere diversamente, Rue de la Mer, in direzione Penhors/Le port. Solo 4 km e si raggiunge l’oceano.
Per rimanere a contatto con il litorale, si deve seguire la costa in direzione Plozévet e dopo circa 3 km voltare a sinistra verso Pors Poulhan.
Da qui la strada si fa piuttosto stretta, ma offre splendidi panorami, dove il blu del mare si fonde con il verde dei campi. Lungo la costa si vedono numerose case, con ripidi tetti spioventi che sembrano arrivare quasi fino a terra. Se passate da queste parti nei mesi estivi, in giornate di pieno sole, il luogo vi potrà sembrare idilliaco, ma considerate che in autunno e in inverno la situazione è molto differente. Il sole si vede raramente e il vento è padrone incontrastato di questa regione.
La necropoli di Pointe du Souc’h
Superata la piccola insenatura che ospita il porto di Plouhinec, fate attenzione a seguire la route côtière, segnalata di piccoli cartelli blu, spesso difficili da vedere.
Non lontano da Plouhinec si trova la necropoli di Pointe du Souc’h, composta da numerose sepolture neolitiche, di cui cinque dolmen e una tomba del Neolitico medio, dove si possono vedere vari dolmen. I primi scavi in questa zona furono fatti alla fine dell’Ottocento e qui fu trovato un manufatto caratteristico, che diede poi il nome a questo sito: un vaso di ceramica chiamato Souc’h.
La necropoli fa parte di un sito preistorico più esteso in quest’area che comprende anche il dolmen di Menez Korriged e la grotta di Menez Dregan, tutti distribuiti nel raggio di 800 metri.
Poco più a nord, lungo la strada si apre un’altra bella spiaggia di sabbia bianca: la Plage de Gwendrez.
Continuando a seguire i segnali blu dalla route côtière si procede zigzagando sulle strade in prossimità della costa, attraversando piccoli gruppi di case, fino ad arrivare alla foce del fiume Le Goyen.
Risalendo verso l’interno si arriva subito alla bella cittadina di Audierne.
Viaggiare in auto in Bretagna: Audierne
Il paese è tutto affacciato sul fiume, che a questo livello offre un approdo sicuro per le barche di turisti e pescatori. Il lungofiume è molto curato e vi si trovano alberghi e ristoranti. Da non perdere la pescheria La Cotriade. Se vi recate in negozio verso le 18:30 riuscirete ad assistere all’arrivo di casse di scampi appena pescati, tanto che si muovono ancora. Potete scegliere se comprarli crudi oppure cotti. In questo caso verranno passati per qualche minuto in un forno a vapore industriale e saranno così pronti per essere consumati. Magari accompagnati da un buon vino bianco francese. Cosa ne dite di un Bourgogne?
Proseguendo sulla riva destra del fiume e andando verso il mare si incontra la piccola Plage des Capucins, limitata verso il mare da una lunga passerella sopraelevata, e la più grande Plage de Trescadec, affacciata sull’oceano.
Da Audierne partono regolari battelli che portano alla vicina Île de Sein, una piccola isola a circa 15 miglia di distanza, proprio nel mezzo dell’oceano. Anche questa breve escursione può essere fatta in giornata, per assaporare il vero spirito bretone. Il porto dell’isola è un luogo piacevole in cui passeggiare, tra vecchi edifici e barche in movimento. Ci si può rilassare anche con una bella passeggiata in direzione del faro, posizionato proprio all’estremità settentrionale dell’isola. Unica incognita è il tempo che può cambiare rapidamente e rovinare la giornata. Guardate con attenzione le previsioni meteo prima di imbarcarvi.
Il pesce affumicato
Da Audierne si deve proseguire seguendo la D784, in direzione Pointe du Raz, la nostra meta finale. Dal paese la strada punta verso l’interno, allontanandosi progressivamente dalla costa.
Lungo il cammino, all’altezza di Esquibien vedrete i segnali che indicano Le Fumoir de la Pointe du Raz. È un interessante negozio dove si possono comprare pesci affumicati: dalle aringhe al tonno, dallo sgombro al salmone. Non è molto economico ma, se vi piace il genere, vale la pena dare un’occhiata.
Lasciato l’affumicatoio si arriva a Primelin e a questo livello la strada torna ad affacciarsi sull’oceano. Il mare compare quasi all’improvviso, dietro una massicciata, e si apre su una piccola spiaggia, dove trovano riparo alcune barche.

Alle spalle della spiaggia si trova l’hotel Kermoor, dotato anche di un discreto ristorante. Uno dei pochi della zona. Qui potete assaggiare alcune specialità della cucina bretone. Aspettatevi molte uova, molte patate e tante, tante calorie.
Se gli alberghi in zona non sono molti, sono invece disponibili differenti Bed&Breakfast e case in affitto. Soggiornare da queste parti in modo indipendente consente di vivere in perfetta armonia con il territorio, assaggiando i prodotti locali e sperimentando una vita semplice e rilassante. Sarà inoltre possibile percorrere il sentiero costiero, che scorre per gran parte della costa bretone, e programmare escursioni nei bei paesini marinari disseminati sul suo tragitto.
Per gli appassionati di trekking esistono infinite possibilità. In Francia, la maggior parte dei sentieri segnalati sono opera della Federazione francese delle escursioni. In questa parte della Bretagna si trovano i percorsi Grande Randonnée, Grande Randonnée de Pays e Promenade. Oltre al sentiero costiero vi sono inoltre altri percorsi nell’entroterra che possono rivelare angoli nascosti di questa regione particolarmente suggestivi.

Viaggiare in auto in Bretagna: Pointe du Raz
Dalla spiaggia si devono percorrere circa 8 km per raggiungere in auto la nostra meta finale: Pointe du Raz. Ovviamente ci si può arrivare anche a piedi, attraverso il sentiero costiero, da nord o da sud.
Una volta parcheggiata l’auto sull’enorme parcheggio, si può andare direttamente verso il faro, seguendo un lungo viale rettilineo, oppure andare verso la costa e poi risalire verso nord, seguendo un sentiero che corre sul filo delle scogliere.
Arrivando dalla costa si potrà godere non solo di una splendida vista del faro, che sorge sul promontorio, ma anche quella dei fari di La Vieille e Tévennec, posti su minuscoli scogli che ospitano a malapena le loro fondamenta.
I due fari segnalano la presenza in mare dei molti scogli affioranti che rendono la navigazione in questa zona particolarmente pericolosa. A rendere le cose ancor più complicate sono le forti correnti che scorrono sul litorale e le alte onde dell’oceano che si infrangono violentemente sulla costa.

Pointe du Raz è un luogo magico, dove ci si sente immersi davvero nella natura e dove si può percepire la forza dei suoi elementi. Camminando sui sentieri della zona, immersi tra una brughiera in fiore, gialla per le ginestre nel loro splendore, e l’oceano, si respira aria di mare. Pur mantenendosi sul sentiero costiero il paesaggio cambia in continuazione, regalando scorci sempre sorprendenti.
Il luogo è affasciante con qualsiasi tempo, sia che splenda il sole, sia che ci si trovi immersi nella nebbia che sale dal mare. Se inizia a piovere ci si può rifugiare in una delle taverne poste lungo la costa, che a dire il vero non sono molte, dove si può bere un tè caldo guardando fuori dalla finestra la pioggia che cade, sferzata dal vento.
Poco più a nord di Pointe du Raz si apre un’ampia spiaggia dal nome sinistro di Baie des Trépassés. Qui potete trovare due accoglienti alberghi con ristorante.
Spirito bretone
La Bretagna può offrire davvero molto al viaggiatore, a patto che non ci si formalizzi sul clima. Bisogna essere pronti a sopportare pioggia e vento, fatica e freddo. Questa regione, e in particolare il Finistère, sono però pronti a regalarvi paesaggi di grande bellezza, sia sotto un sole splendente, sia quando la natura si mostra con tutta la sua forza. Quando l’oceano si risveglia e si alzano onde alte come case, che si infrangono sulla costa e sui fari che stazionano in mezzo al mare.
Oltre alla costa, anche i paesini dell’interno sono particolarmente suggestivi e ricchi di storia. Possono offrire un momento di relax tra una passeggiata e l’altra.
Quello che vi abbiamo presentato è solo un breve itinerario tra i molti possibili in questa regione della Francia. Lascio a voi il piacere di scoprire le altre mille alternative possibili, tra natura e storia.
Se ti piace viaggiare tra terra e mare, leggi anche la nostra proposta per un itinerario di viaggio in Alaska.
Franco Folino